|
|
|
Pescara, 24/11/2024
Visitatore n. 740.940
|
|
|
|
|
|
23/01/2018
Il Centro
|
Si tratta tra Chieti e Roma. Politici in fila per un posto. Nel centrodestra, oltre alla conferma di Di Stefano, spunta l’ipotesi Febbo. Il centrosinistra stringe su D’Alessandro, pronti a giocarsela Zappalorto e Marzoli |
|
Sarà una settimana di passione per i politici chietini che sono in fila per contendersi un posto in Parlamento in vista delle elezioni del prossimo 4 marzo. Fino al 28 gennaio, quando si chiuderanno le liste, si susseguiranno incontri, trattative e mediazioni sull’asse Chieti-Roma: fino ad allora, nessuno sarà sicuro della candidatura. Neanche i big. Di certo c’è che a mettere l’ultima parola sui candidati saranno i colonnelli romani dei partiti impegnati a studiare le strategie abbinando i personaggi ai collegi come in un gioco di ruolo. Qui centrodestra. In casa centrodestra, uno dei pochi quasi sicuri è il parlamentare uscente Fabrizio Di Stefano che potrebbe correre per la Camera dei deputati in una posizione blindata. Nelle ultime riunioni, c’è anche chi ha lanciato un’altra possibilità teatina: schierare pure il consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo, non si sa se alla Camera o al Senato. Le trame politiche mirano a non lasciare scoperta la casella della città di Chieti. Sempre in casa Forza Italia, salgono le quotazioni del sindaco di San Salvo Tiziana Magnacca: durante la visita di sabato scorso a Chieti, anche Gianni Letta, l’ex sottosegretario alla Presidenza del consiglio dell’era Berlusconi, ha parlato, e bene, della Magnacca definendola un «esempio» di impegno politico. Parole che, secondo i bene informati, non sarebbero state buttate lì a caso ma rappresenterebbero un tappeto rosso verso le elezioni. Dovrebbe candidarsi per la Camera, nel collegio di Chieti-Vasto, un altro sindaco, Enrico Di Giuseppantonio, primo cittadino di Fossacesia dell’Udc, a chiusura dell’accordo con il Quarto polo. In Fratelli d’Italia, si sentono un po’ tutti in corsa: l’intero direttivo teatino è stato chiamato a dare la propria disponibilità consegnando i certificati penali immacolati, a partire da Etel Sigismondi, ex consigliere comunale a Vasto, Antonio Tavani, ex sindaco di Fara San Martino, e Marco Di Paolo, consigliere a Chieti. Qui centrosinistra. Regna incertezza in casa centrosinistra: il Pd provinciale preme per una candidatura blindata di Camillo D’Alessandro alla Camera e, in fondo a una lettera spedita ai circoli politici pescaresi, reclama spazio anche per altri esponenti teatini. «Il collegio proporzionale mette insieme le due intere province di Chieti e Pescara, una parte di quella dell’Aquila con l’area Sulmona e Valle Peligna. È dunque necessario, in un territorio così ampio», avverte il segretario provinciale Gianni Cordisco, «candidare capolista una figura che sia oggettivamente profilo extra-provinciale, conosciuta e riconoscibile per il lavoro svolto». La lettera prosegue: «Chiediamo al segretario regionale Marco Rapino di chiudere velocemente gli assetti delle candidature con l’irrinunciabile capolista al collegio alla Camera Chieti-Pescara espressione della provincia di Chieti, D’Alessandro, e valutare anche altre adeguate risposte in termini di presenza alla provincia di Chieti». Il toto nomi. Per la candidatura alla Camera, potrebbero giocarsela due consiglieri teatini: Chiara Zappalorto, ex segretaria provinciale del partito, e Alessandro Marzoli, uno dei primi a sostenere i dettami della rottamazione renziana. Al Senato, potrebbe presentarsi un altro consigliere teatino: Luigi Febo. Nel Frentano, sarebbero pronti l’assessore Marusca Miscia e Gaetano Di Corinto, ex manager della Honeywell. Nel Vastese, in lizza ci sarebbero Antonio Boschetti, ex consigliere regionale, e Luciano Lapenna, ex sindaco di Vasto e consigliere.
|
|
|
|
|