Iscriviti OnLine
 

Pescara, 24/11/2024
Visitatore n. 740.940



Data: 23/01/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
«Rigopiano, un problema del Paese»

Un'ora di colloquio con il presidente della Repubblica e il capo del governo per i familiari delle 29 vittime dell'hotel Rigopiano e degli 11 sopravvissuti al disastro di un anno fa. «Accertare quanto avvenuto a Rigopiano non è un problema soltanto vostro: è un problema dell'intera Italia». Parole chiarissime e significative quelle di Sergio Mattarella, il presidente della Repubblica che ieri ha incontrato al Quirinale il comitato delle vittime. «L'accertamento delle responsabilità è rimesso alla magistratura nella sua indipendenza cui guardiamo tutti con fiducia. È un problema dell'intero paese anzitutto per motivi di giustizia e in secondo luogo per evitare che possano ripetersi tragedie come questa». Il capo dello Stato ha quindi voluto soffermarsi sul ruolo delle istituzioni abruzzesi: «Mi auguro che vi sia oltre che una rete di solidarietà, un'attività concreta e impegnata delle istituzioni, particolarmente quelle più vicine sul territorio. Mi auguro che esse riescano a trovare soluzioni e si impegnino a individuarle. Vorrei ringraziare ancora i soccorritori che hanno operato con generosità».
I rappresentanti del comitato delle vittime hanno poi incontrato Paolo Gentiloni, il presidente del consiglio. «Su Rigopiano - ha detto - restano interrogativi e le istituzioni a tutti i livelli hanno il dovere di rispondere. Sarà la magistratura a fare chiarezza sulle modalità dei soccorsi e sulle scelta di localizzare quell'albergo in quello specifico territorio. Tocca però al governo e al prossimo parlamento intensificare l'impegno per verificare le modalità di funzionamento delle regole che riguardano queste tragedie e in particolare le vittime sul lavoro. Oggi per noi qui al Quirinale, la casa di tutti gli italiani, esprimiamo l'obbligo di non dimenticare. Lo Stato non può trovarsi impreparato e bisogna verificare le modalità di funzionamento delle regole che riguardano queste tragedie in particolare le vittime sul lavoro che è giusto vadano verificate insieme».
«SA COSA PROVIAMO»Per Gianluca Tanda e tutti i famigliari è stata una giornata positiva: «Abbiamo visto negli occhi di Mattarella la commozione vera. Lui sa cosa vuol dire perdere tragicamente un famigliare, sa come proviamo. Quello di oggi è un primo dialogo con lo Stato che speriamo porti dei risultati positivi come la legge Viareggio».

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it