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Pescara, 24/07/2024
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Data: 24/01/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Il Pd di Teramo: «Spetta a noi il posto di capolista alla Camera» Parte la rivendicazione per il collegio proporzionale a metà con L’Aquila. Nel centrodestra tandem con Gatti e Chiodi al Senato e un leghista a Montecitorio. Di Battista (M5S) sarà a Teramo il 16 febbrai

«Il capolista nel collegio proporzionale per la Camera dev’essere un teramano». A fissare questo paletto è il coordinamento provinciale del Pd che, nella ripartizione con l’Aquila dei posto in lista, rivendica uno «spazio utile» nei confronti dei livelli regionale e nazionale. Da Roma è attesa da un momento all’altro l’ufficializzazione dei nomi che occuperanno le cinque caselle disponibile nel collegio proporzionale interprovinciale. Il Pd teramano, che ha in Tommaso Ginoble il suo deputato uscente, mette dunque le mani avanti ricordando il 27,11% ottenuto nelle ultime regionali contro la corazzata del centrodestra che poteva contare sul governatore e quattro assessori ricandidati. Al merito politico, conquistato sul campo, di aver fatto «crescere un’importante classe dirigente e validissimi amministratori» si aggiungono la valutazione dello stato in cui si trova il territorio provinciale che «ha subìto gravi perdite economiche e spopolamento di aree interne a causa dei noti eventi sismici e metereologici». Le problematiche teramane «meritano quindi di essere rappresentate a livello nazionale in modo da garantire il conseguimento di obiettivi importanti di ripresa e di crescita economica». In più c’è da considerare che a giugno si voterà per il Comune e a detta del Pd l’assenza di una propria rappresentanza in Parlamento favorirebbe il ricompattamento del centrodestra dilaniato dalla crisi sfociata nella caduta dell’amministrazione. Ginoble resta la punta di diamante dei Dem teramani che, nel documento, sottolineano anche la necessità di contrastare le candidature individuate sul territorio provinciale da centrodestra e Movimento 5 Stelle. Nel pacchetto viene inserita così anche la candidatura per il collegio uninominale alla Camera, l’unico di fatto non in coabitazione con altre province, su cui il Pd ieri sera ha avviato il confronto interno. I conti però vanno fatti anche con gli alleati nella ripartizione territoriale dei seggi da assegnare con il sistema maggioritario. Non è detto, dunque, che il candidato del centrosinistra in provincia di Teramo sia espressione del Pd. A prenotare il posto è Giorgio D’Ignazio, già schierato come capolista nel proporzionale alla Camera per “Civica e Popolare” del ministro Beatrice Lorenzin. Il conigliere regionale eletto nelle file del Pdl e approdato nella coalizione di governo insieme al parlamentare Paolo Tancredi, sarebbe pronto a raddoppiare la candidatura. «Sarebbe uno sforzo ulteriore per lui», sottolinea il deputato, «ma potrebbe risultare più utile alla coalizione rispetto a un candidato del Pd». Nella ripartizione dei collegi tra gli alleati è anche impegnato il centrodestra che potrebbe puntare sull’accoppiata di Forza Italia Paolo Gatti e Gianni Chiodi per l’uninominale e il capolista del proporzionale al Senato, mentre il collegio maggioritario alla Camera finirebbe addirittura in quota “Noi con Salvini”. I Cinquestelle avviano la campagna elettorale: il 16 febbraio a Teramo, unica tappa regionale, il parlamentare uscente Alessandro Di Battista presenterà candidati e programma del movimento.

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