Iscriviti OnLine
 

Pescara, 24/07/2024
Visitatore n. 738.560



Data: 24/01/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Viale Muzii, sale la protesta «Siamo pronti alle barricate». Residenti e commercianti vogliono bloccare il cantiere. Da ieri le transenne

PESCARA «Faremo le barricate, fermeremo i lavori della pista ciclabile». È la promessa di commercianti e residenti di viale Leopoldo Muzii: scendere di nuovo in strada, come hanno fatto ieri mattina, per bloccare la realizzazione del percorso per le bici, che sarà la continuazione di quello di via Regina Margherita, una volta superata la rotonda. Ieri mattina sono stati aperti i cantieri, ma i lavori non partiranno prima di lunedì. Quella di ieri è stata solo «una protesta simbolica» con l'appoggio di alcuni rappresentanti politici del centrodestra contrari all'iniziativa dell'amministrazione comunale. Una cinquantina di persone hanno invaso i marciapiedi di via Muzii, sul lato nord, dove passerà il tracciato ciclabile, per manifestare tutta la loro contrarietà ad un'opera «che non vogliamo assolutamente perché ci costringerà a chiudere bottega, se sarà eliminata la circolazione delle auto». A nulla sono valsi i suggerimenti di buone pratiche ecologiche elargiti dai cittadini favorevoli alla pista: «Magari vi state sbagliando», commentavano in sella alla bici rivolgendosi ai manifestanti. «Magari la pista ciclabile aumenterà il volume dei vostri affari». Non c'è stato niente da fare. «Bloccheremo la strada appena cominceranno i lavori», hanno assicurato. E mentre la manifestazione raggiungeva il suo apice, pochi metri più in là gli operai alzavano le transenne anche se i lavori sono attesi per lunedì. Ciò significa che parte della carreggiata di via Muzii, punto di congiunzione tra il mare e la zona ospedale, fino ai Colli, sarà occupata dalle transenne almeno per un'altra settimana causando un restringimento della sede stradale con probabili ripercussioni caotiche sulla circolazione. È deluso e indignato Nicola Liberatore, del gruppo Mazzini, associazione che si occupa della tutela dei consumatori. «Abbiamo aperto l'attività un anno fa e forse ora saremo costretti a trasferirci», dice. «I nostri clienti arrivano da tutta la regione e certo non in bici». Condivide Claudio Benedetti, investigatore privato che per spostarsi gira spesso a piedi. Giuseppe Mazzocchetti, che ama andare in bici, boccia l'ipotesi di pista ciclabile su viale Muzii. «I ciclisti pedalano spesso sui marciapiedi perché le piste in città sono impraticabili, malridotte e piene di buche. Forse dovrebbero aggiustare quelle, prima di pensare a farne di nuove». È d'accordo una residente, Patrizia, madre di un bimbo di 13 anni: «A mio figlio», spiega, «ho proibito l'uso della pista ciclabile di viale Regina Margherita per andare a scuola in centro. Troppo pericolosa. La mattina, all'entrata a scuola, è un delirio di traffico e i vigili stanno dietro le transenne. Se metteranno i cordoli di protezione sarà anche peggio perché se qualcuno cadesse si spaccherebbe la testa. A mio figlio ho detto di andare in bici sui marciapiedi: meglio una multa che morto. Quella pista si trova su una strada a senso unico, qui in via Muzii sarebbe peggio, col doppio senso di circolazione». Enrico Berardi, residente sulla via da 60 anni, ironico, lancia una provocazione: «Già che ci siamo, chiudiamo via Leopoldo Muzii. Anzi, chiudiamo tutto il centro cittadino fino a piazza Duca, così respiriamo meglio e non siamo costretti a sobbarcarci il traffico di decine di bus di linee europee e internazionali che scelgono questa strada per riconnettersi con gli snodi del mare e dell'ospedale». È furiosa Marilena Filippone, parrucchiera, che ieri mattina presidiava il cantiere. «Lo hanno messo, ma non iniziano i lavori prima di lunedì. E che le hanno messe a fare le transenne? Per peggiorare la situazione sulla strada, che così si restringe?». Iole Gaspari cammina su e giù, non si ferma un attimo, è livida. «Il Comune pensa forse che finirà tutto oggi con una protesta simbolica? Si sbagliano, appena cominciano i lavori faremo le barricate in strada. Con 250 mila euro potevano realizzare opere più importanti che una pennellata di azzurro sull'asfalto». La donna, titolare di un negozio di intimo per signora insieme alla figlia Roberta, si fa fotografare con un gruppo di amministratori: Carlo Masci (Pescara Futura), Marcello Antonelli, Eugenio Seccia, Vincenzo D'Incecco (Fi), Guerino Testa e Massimo Pastore (Fratelli d'Italia), e anche Lorenzo Sospiri, capogruppo regionale di Forza Italia (che ha fatto solo una toccata e fuga) e Benedetto Gasbarro, ex consigliere di quartiere. Anche loro contestano l'opera, appoggiano la protesta di negozianti e residenti e propongono un'alternativa al passaggio in viale Muzii. «Si potrebbe prolungare la pista ciclabile di via Regina Margherita verso villa Sabucchi aggirando in tal modo viale Muzii», suggeriscono. La battaglia non è nuova. I residenti stanno cercando di bloccare la realizzazione dell'opera da circa un anno attraverso esposti in Comune e petizioni. Sono state raccolte 500 firme, ma non sono bastate a bloccare l'iter. Due giorni fa hanno divulgato un volantino curioso, in cui si legge di «instaurazione di coprifuochi», «retrocessioni ottocentesche alla vita di paese» e di «crolli del valore abitativo»: tutte conseguenze del nuovo percorso per le due ruote.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it