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Data: 25/01/2018
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
Aumenti A24-A25: Sindaci Lazio e Abruzzo ricorrono all'Anac, a Roma lunga giornata di divieti e proteste

L'AQUILA - I sindaci di Lazio e Abruzzo ricorreranno all'Autorità nazionale anticorruzione (Anac) per le verifiche in merito al contratto di concessione di Strada dei Parchi, l'azienda che ha l'esercizio dell'autostrada A24-A25, come suggerito dal presidente della commissione Lavori pubblici del Senato, Stefano Esposito, che li ha incontrati nel primo pomeriggio, tra le proteste per il divieto a manifestare, a Roma.

E annunciano una “battaglia su ogni fronte per far valere le loro richieste, affinché i rincari sul tratto autostradale vengano sospesi immediatamente.”.

È questo il bilancio di una lunga giornata che ha visto protagonisti circa 60 sindaci dei territori interessati dall'aumento del 13 per cento sui pedaggi delle autostrade A24 e A25 dal 1° gennaio di quest’anno.

Questa mattina, i primi cittadini laziali e abruzzesi si sono incontrati nella Capitale per manifestare in piazza Montecitorio, sotto la sede della Camera dei deputati, dove però sono stati bloccati dalle forze dell'ordine e costretti a spostare nuovamente il sit-in, che in origine si sarebbe dovuto svolgere davanti a palazzo Chigi, riuscendo a parlare soltanto con Roberto Natale, portavoce del presidente della Camera, Laura Boldrini, che ha preso atto delle istanze dei primi cittadini.

“La manifestazione di oggi era iniziata malissimo, ma alla fine siamo riusciti a farci ascoltare - racconta ad AbruzzoWeb Enzo Di Natale, sindaco di Aielli (L'Aquila) e promotore della petizione online per la sospensione dei rincari, che ha superato le 100 mila firme - a Montecitorio siamo stati oggetto di atteggiamenti sgarbati da parte della Polizia, eppure tutti avevamo le fasce tricolore, abbiamo assistito allo Stato che blocca lo Stato”.

È andata meglio nel primo pomeriggio, quando la delegazione dei sindaci si è divisa in due: Di Natale, il sindaco di Carsoli (L'Aquila) Velia Nazzaro e il sindaco di Subiaco (Roma) Francesco Pelliccia sono stati ricevuti dalla commissione Lavori pubblici del Senato, per un incontro durato oltre 2 ore.

Mentre una delegazione di sindaci laziali, tra cui il primo cittadino di Vicovaro (Roma) Fiorenzo De Simone, è stata ricevuta dal capo di gabinetto della Prefettura della Capitale, Lucia Volpe.

“Abbiamo cercato di trovare una strategia comune in Senato, dove sono stati molto disponibili da subito, ci hanno indicato strade percorribili che possano portare a un risultato - prosegue Di Natale - ci hanno suggerito di scrivere a Raffaele Cantone, presidente dell'Anac e così faremo nei prssimi giorni”.

Durante gli incontri, i sindaci hanno ribadito le ragioni della loro protesta, sottolineando la volontà di proseguire la lotta per tutti i cittadini che sono stati chiamati a rappresentare.

Tra le richieste, la sospensione immediata dei rincari, l’apertura di un tavolo istituzionale per ridefinire l’atto di concessione a Strada dei Parchi spa, la declassificazione del tratto urbano che collega la barriera di Roma Est con la tangenziale Est, la declassificazione da tratto montano e non montano di alcuni punti dell’arteria.

Tutti i rappresentanti dei comuni interessati dai rincari si incontreranno nuovamente lunedì 29 gennaio a Carsoli.

Presenti, tra gli altri, oltre ai citati Di Natale, De Simone, Nazzaro e Giovagnorio, il consigliere comunale dell'Aquila di Forza Italia Roberto Junior Silveri, in rappresentanza del capoluogo, il deputato e consigliere comunale di Avezzano (L'Aquila), Massimo Verrecchia in rappresentanza dell'amministrazione marsicana, e il sindaco di Vicovaro (Roma).

I SINDACI: ''TRATTATI COME DELINQUENTI''

"È una vergogna, ci hanno trattato come se fossimo dei delinquenti, non ci hanno fatto entrare in piazza per poter manifestare liberamente e pacificamente, come è nostro diritto. Per assurdo se non avessimo indossato le fasce tricolori, ci sarebbero stati meno problemi", ha commentato ad AbruzzoWeb Velia Nazzaro, sindaco di Carsoli.

"Non ci siamo fermati e non lo faremo - ha spiegato la Nazzaro - la delegazione si è divisa, una parte dei primi cittadini si è recata davanti al Senato, per chiedere di essere ricevuta e ascoltata, mentre altri rappresentanti hanno cercato un contatto con la Prefettura".

I sindaci, poi, si riuniranno nel pomeriggio per fare un bilancio della giornata di protesta.

Tra i rappresentanti istituzionali, c'è anche chi, tutto sommato, si dice soddisfatto, come Vincenzo Giovagnorio, sindaco di Tagliacozzo (L'Aquila).

"La manifestazione e la nostra presenza c'è stata, abbiamo interloquito con il portavoce della Laura Boldrini, che ha ricevuto le nostre istanze - ha detto - nonostante le prime difficoltà, posso dire che il sit-in di protesta sia riuscito perfettamente".

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