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Pescara, 24/11/2024
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Data: 25/01/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Forza Italia, quattro posti per la Camera un riservato all'Aquila. Fa amaramente sorridere, in questo clima, che il consiglio regionale previsto per ieri sia stato rinviato: d'altronde almeno un terzo dell'assise è impegnato nelle manovre pre elettorali e la seduta, in questa ottica, avrebbe creato solo fastidi al lavorio in corso.

L'AQUILA L'ordine di scuderia, sebbene informale, è ormai acclarato: silenzio fino a venerdì, addirittura sabato, per ridurre al minimo la possibilità di scontri, fughe in avanti, polemiche e duelli. Molti hanno firmato l'accettazione in bianco, proprio per evitare l'ingorgo burocratico dell'ultimissima ora. E' questa l'aria che si respira all'interno del centrodestra intento a dirimere la questione candidature per le Politiche. Nel quartier generale di Arcore è in atto il conclave che sta partorendo le scelte forziste (e non solo). Presenti Romani, Ghedini, Letta, Brunetta, Tajani, Ronzulli, Gregorio Fontana e Giacomoni. Le regioni, tutte, attendono comunicazioni, con la raccomandazione di tenere cellulari accesi giorno e notte. Al momento filtra pochissimo. Il coordinatore azzurro Nazario Pagano presidia la situazione h24, in attesa di capire cosa accadrà. Sembrano blindate solo alcune caselle: Pagano, appunto, Gianni Chiodi a Teramo, Andrea Ruggieri (o Nazzareno Carusi) in provincia dell'Aquila. Il resto è frutto solo di illazioni e scenari tutti da decifrare. L'unica novità è il rapporto di forze per i collegi uninominali: 4 a Forza Italia (tra cui Camera L'Aquila), uno a testa per Lega, Fdi, Noi con l'Italia.
Per quanto riguarda gli alleati, salviniani e Fratelli d'Italia sono più o meno nelle stesse condizioni. Alla Lega dovrebbe andare il collegio uninominale Senato L'Aquila-Teramo, con il coordinatore regionale Bellachioma in pole position. Ma resta da sciogliere il nodo Bagnai, che Salvini ha detto sarà candidato in regione. Perde quota, invece, la possibilità che in Abruzzo venga calata la candidatura della leader nazionale di Fdi, Giorgia Meloni. Ma questo non esclude sorprese.
Più fluida la situazione nel centrosinistra, dove si ragiona a uno schema che pare ormai abbastanza consolidato, ma senza chiusure. Si stanno costruendo (è in dirittura d'arrivo) le rose dei nomi per l'uninominale sia alla Camera che al Senato: proposte che tra oggi e domani saranno vagliate dai coordinamenti regionali e sdoganate. Non sembrano esserci sorprese all'orizzonte. Fa amaramente sorridere, in questo clima, che il consiglio regionale previsto per ieri sia stato rinviato: d'altronde almeno un terzo dell'assise è impegnato nelle manovre pre elettorali e la seduta, in questa ottica, avrebbe creato solo fastidi al lavorio in corso.

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