PESCARA Ore frenetiche prima del gong finale. Corse in auto a Roma per ottenere l'ok sulle liste, telefonini e pagine social al limite dello stress, riunioni notturne. Incontri carbonari. Ma è appunto questione di ore per scoprire chi farà parte della corsa ai 21 seggi parlamentari disponibili in Abruzzo. In casa Pd l'insistenza di Matteo Renzi per convincere i suoi a schierare gli uomini e le donne più forti in ogni regione, avrebbe convinto Luciano D'Alfonso ad essere della partita. Per il governatore dovrebbe essere dunque confermata la candidatura al Senato nel collegio proporzionale. Stefania Pezzopane all'Aquila, Camillo D'Alessandro a Chieti, Tommaso Ginoble a Teramo. I nomi forti che circolano in casa Pd restano questi, mentre per quel che riguarda gli alleati di coalizione, a quello della sottosegretaria uscente Federica Chiavaroli (Civica Popolare), potrebbe aggiungersi il nome dell'ex assessore regionale Mimmo Srour, nelle liste di Insieme. Il provinciale dell'Aquila ha proposto al regionale: Stefania Pezzopane, Giuseppe Di Pangrazio, Mario Mazzetti, Massimo Cialente, Michele Fina, Americo Di Benedetto, Lorenza Panei.
In casa di Liberi e Uguali resta il caos dopo la decisione romana di catapultare in Abruzzo i due esterni: la calabrese Celeste Costantino, in quota Si e il molisano Danilo Leva, ex Pd transitato in Articolo1-Mdp. Entrambi deputati uscenti, piazzati nei collegi plurinominali della Camera Pescara-Chieti e L'Aquila-Teramo. Ieri a Roma il caso Abruzzo è stato affrontato in una nuova riunione del nazionale a Roma, assieme a quelli scoppiati in Sicilia, Calabria e Sardegna per ragioni più o meno analoghe. L'ultima speranza, ridotta davvero a un lumicino, è che venga ritirata almeno una delle due candidature blindate in Abruzzo per far posto a quella del deputato uscente Gianni Melilla, ma la rivolta non si placa.
Si gioca a Domino anche nel centrodestra, dove la necessità di garantire la preferenza di genere prevista dalla nuova legge elettorale, ha finito con l'imporre a Fratelli d'Italia la scelta di un candidato donna nel collegio uninominale di Pescara della Camera. Il nome che circola è quello dell'ex assessore regionale Alessandra Petri. Questo perché nel collegio 5, che comprende i comuni della costa teatina, Forza Italia vorrebbe piazzare il sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca e non ha alcuna intenzione di cedere in quota rosa quello dell'Aquila, dove Berlusconi ha già messo nero su bianco alla candidatura del giornalista Andrea Ruggieri, nipote di Bruno Vespa, (compagno dell'attrice Anna Falchi per gli amanti del gossip).
Sempre in Fratelli d'Italia, ieri c'è stata l'accettazione della candidatura da parte dell'ex consigliere regionale Luca Ricciuti, mentre quella del coordinatore provinciale di Pescara, Armando Foschi, viene data in posizione utile nel proporzionale di Camera o Senato. C'è poi una richiesta tassativa arrivata dal leader del partito, Giorgia Meloni: tutti i candidati di Fratelli d'Italia dovranno presentare il casellario giudiziario prima dell'accettazione. Liste pulite, insomma, e questo potrebbe consentire di usare più facilmente la gomma. Sempre nel centrodestra, un altro nome che si affaccia tra i candidati dei centristi di Noi con l'Italia è quello del sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio, già presidente della Provincia di Chieti. Ma dopo il caso scoppiato in Liberi e Uguali, un po' tutti temono adesso il fenomeno dei paracadutati, che sino all'ultimo istante utile per la presentazione delle liste potrebbe riservare sorprese indigeste dalle segreterie nazionali.
Giochi fatti, invece, nel M5S che oggi aprirà ufficialmente la campagna elettorale in Abruzzo lanciando i temi del programma di governo e i candidati di Camera e Senato votati nelle parlamentarie. Per la Camera, nel collegio plurinominale Pescara-Chieti: Gianluca Vacca, Daniela Torto, Andrea Colletti e Sara Stenta. Nel collegio L'Aquila-Teramo: Valentina Corneli, Fabio Berardini, Carmela Tommassetti e Giorgio Fedele. Nel collegio plurinominali del Senato: Gianluca Castaldi, Gabriella Di Girolamo, Stefano Murgo e Cinzia D'Eramo.