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Pescara, 24/07/2024
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Data: 26/01/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
La tragedia di Rigopiano - «Ci sia pace dopo il dolore» il papa consola le famiglie

Il dramma di Rigopiano è approdato in Vaticano. Commovente l'incontro di ieri mattina fra i cinquanta familiari delle vittime del resort di Farindola, distrutto da una valanga che ha causato ben 29 morti, e papa Bergoglio al termine della santa messa a Santa Marta. «Oggi chiediamo tutti insieme al Signore, pace per i nostri cari che sono morti a Rigopiano e per le famiglie, pace nei cuori, pace che non è soltanto rassegnazione. Ma è fiducia nel Signore rimanendo nel dolore; perché la pace cristiana non è anestesia», ha detto Papa Bergoglio. Che ha aggiunto: «Nel dolore chiediamo pace: dolore in pace. Con questo dolore e la pace che ci dà il Signore celebriamo l'eucaristia», ha poi sottolineato in un breve intervento all'inizio del rito. Ad accompagnare la delegazione, l'arcivescovo di Pescara-Penne monsignor Tommaso Valentinetti: «È stato un incontro intenso e soprattutto di preghiera - dice -. Di preghiera per coloro che purtroppo non ci sono più, ma anche per le persone che sono rimaste perché attingano dalla fede la forza necessaria per superare una prova molto pesante. A un anno dalla morte delle persone nell'hotel Rigopiano, i parenti non ancora riescono a metabolizzare il dolore. Il Papa ha promesso a tutti preghiere e si è dilungato famiglia per famiglia nell'assicurare la sua partecipazione. E si è sentito partecipe di questo momento così importante».
I DONI
Dal canto loro, i familiari delle 29 vittime hanno voluto lasciare al Papa un ricordo dei loro cari: chi una fotografia, chi un libro, chi un biglietto, cose personali. In particolare, il Papa si è soffermato con Edoardo Di Carlo di Loreto Aprutino: venne salvato dai soccorritori dopo diverse ore passate dentro l'albergo distrutto ed è rimasto orfano di entrambi i genitori, Sebastiano e Nadia in vacanza per un solo giorno nel resort spazzato via. Papa Bergoglio a quattro mesi dalla tragedia della valanga killer, il 17 maggio dell'anno scorso, salutò pubblicamente i famigliari. Lo fece in occasione di un'udienza generale in piazza San Pietro: il Pontefice si rivolse alla delegazione partita dall'Abruzzo. Qualche giorno fa il comitato delle vittime era stato ricevuto al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dal capo del governo Paolo Gentiloni. Un incontro in cui è stata espressa una forte vicinanza ai famigliari che chiedono comunque interventi concreti. «Mi auguro che le istituzioni riescano a trovare soluzioni e si impegnino individuando anche le soluzioni», ha detto invece il capo dello Stato. «Bisogna verificare - ha sottolineato Gentiloni - le modalità di funzionamento delle regole che riguardano queste tragedie, in particolare le vittime sul lavoro, che è giusto vada verifica insieme».

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