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Data: 27/01/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Abertis, ok di Madrid all'Opa Atlantia

ROMA Dopo una attesa carica di suspense, Atlantia ha ottenuto ieri il via libera formale del governo di Madrid all'offerta pubblica di acquisto e scambio (Opas) sul gruppo autostradale Abertis, oggetto dei desideri del colosso italiano che fa capo alla famiglia Benetton e che è guidato da Giovanni Castellucci che ne ha sviluppato, nel tempo, il profilo internazionale.
IL PERCORSO
«Il consiglio dei ministri ha deciso di autorizzare il trasferimento delle quote di Abertis ad Atlantia» in caso di successo dell'Opa italiana, ha spiegato in mattinata il portavoce del governo Inigo Mendez de Vigo, «il che significa che la società Atlantia può entrare in gara».
Si tratta, come evidente, di un passaggio importante, visto che il disco verde «politico» agli italiani, al di là degli ottimi rapporti tra Roma e Madrid, non era poi così scontato. Anche perché proprio Madrid aveva già autorizzato la controfferta a rilevare Abertis nel caso in cui appunto la contro Opa, lanciata da Florentino Perez con la sua Acs-Hochtief, in competizione con quella di Atlantia, avesse avuto successo. Il governo spagnolo, che si era detto neutrale sull'operazione, ha spiegato che il passaggio era in qualche misura obbligato visto che nel gruppo Abertis, oltre alle infrastrutture autostradali, ci sono altre società controllate come Hispasat che gestisce i satelliti. Per sbloccare la situazione Castellucci e il board avevano deciso a ridosso di Natale, esattamente il 21 dicembre, di chiedere l'autorizzazione di Madrid.
LE TAPPE
Entro il 6 febbraio, la Concorrenza Ue dovrà esprimersi sull'offerta di Hochtief su Abertis, mentre entro il 12 è atteso il parere della Cnmv sulla contro Opa. Una volta che partirà l'offerta di Acs-Hochtief su Abertis, Atlantia avrà cinque giorni di tempo prima della fine del periodo di adesione per rivedere la propria offerta. Come noto venerdì scorso Atlantia ha convocato per il 21 febbraio l'assemblea per rivedere alcuni punti della delibera sull'aumento di capitale funzionale all'offerta, con il prolungamento al 30 novembre del periodo per mettere a punto l'emissione dei nuovi titoli. Tra i punti che potrebbero venir rivisti c'è il vincolo di lock up alle azioni emesse nello scambio per i titoli Abertis, fissato in origine al febbraio 2019 e che potrebbe essere decisamente abbreviato.
Atlantia ha anche chiarito essere di «esclusiva» competenza del cda ogni variazione all'offerta su Atlantia «in ordine al prezzo e alla struttura, inclusa la eventuale rinuncia alla condizione di minima accettazione della parziale alternativa in azioni speciali». Su questo fronte il mercato scommette su novità in arrivo, probabilmente con una revisione al rialzo non solo del prezzo, ma anche del vincolo minimo di capitale consegnato all'offerta di carta (10,1%).
Attualmente Atlantia, che ha il progetto industriale più serio a giudizio degli analisti finanziari, propone per ciascun titolo Abertis portato in adesione 16,5 euro in contanti oppure 0,697 proprie azioni speciali fino a un massimo di 230 milioni di azioni (circa il 23% del capitale) e un minimo del 10,1% del capitale. Acs-Hochtief propone invece 18,76 euro in contanti o 0,1281 titoli Hochtief di nuova emissione, fino a un massimo di 193,5 milioni di titoli. Almeno il 20% dato in concambio è peraltro vincolante perché la proposta sia efficace.

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