PESCARA - La discesa in campo del giornalista abruzzese Primo Di Nicola candidato alle politiche per il Movimento 5 stelle, nel collegio Pescara-Chieti del Senato, in attesa di scaldare le piazze, aizza le polemiche, suo malgrado, nelle redazioni giornalistiche.
Non è infatti piaciuto al Comitato di redazione del quotidiano il Centro, di cui Di Nicola, ex firma de L'Espresso, è stato direttore fino a pochi mesi fa, quanto dichiarato al quotidiano Il Messaggero dal deputato pentastellato pescarese Gianluca Vacca, anche lui ricandato in una posizione "blindata".
"Di Nicola? Il Centro lo ha cacciato e noi lo candidiamo. Da giornalista ha sempre fatto battaglie condivise dal nostro movimento, come quella contro i vitalizi. Quando era alla guida del quotidiano abruzzese ha avviato tante inchieste scomode. Naturalmente siamo molto orgogliosi della sua accettazione", questo quanto dichiarato da Vacca al giornalista Saverio Occhiuto.
Affermazioni che non hanno certo fatto piacere agli ex colleghi del Centro. E così in un documento inviato al direttore responsabile Piero Anchino e ai tutti giornalisti, da parte del Comitato di redazione, a firma di Rocco Coletti, Roberto Raschiatore e Rossano Orlando, si esprime forte disappunto, non solo nei confronti dell'onorevole Vacca, ma anche, seppur di fioretto, nei confronti del Messaggero.
"Assistiamo in questi giorni - si legge infatti nell- a pubbliche esternazioni, alcune decisamente fuori luogo e irriverenti, nei confronti del Centro. L’ultima rilasciata dall’onorevole Gianluca Vacca del Movimento 5 Stelle al Messaggero edizione Abruzzo, in data 27 gennaio. Il quotidiano d'Abruzzo da anni leader indiscusso nel panorama informativo della regione, non può diventare oggetto di una campagna elettorale dai toni aspri".
"Il Comitato di redazione – prosegue la nota - respinge con fermezza ogni tentativo di strumentalizzazione, ricordando che i giornalisti della redazione del Centro possono vantare una professionalità che non ha bisogno di etichette o di insegnamenti, avendo da anni una schiena dritta, al pari di tanti colleghi che con impegno e rispetto hanno svolto la professione e che oggi decidono di svolgere un'esperienza in politica. Professionalità che ha portato il Centro, negli anni, a diventare il quotidiano degli abruzzesi"
Di Nicola è stato il primo direttore del nuovo corso del Centro: infatti, oltre un anno fa c'è stato il passaggio della proprietà dal gruppo Finegil-L’Espresso a un nuovo sodalizio, costituito da una cordata di imprenditori abruzzesi, tra cui Luigi Pierangeli, a capo di un gruppo impegnato nella sanità privata.
Il giornalista originario di Castellafiume, non ha mai spiegato fino in fondo le ragioni del divorzio. Come già evidenziato da Abruzzoweb, un motivo risiede con ogni probabilità nella differenza di vedute, sempre più nette, con la redazione giornalistica in merito alle scelte editoriali e all’organizzazione del lavoro.
Una prova evidente dei contrasti e delle tensioni con gran parte della redazione sta infatti nel documento dell’assemblea dei redattori del Centro svolta verso la fine di settembre, approvata a larghissima maggioranza, in cui si esprimeva “profondo disagio e preoccupazione per le condizioni in cui si è costretti a lavorare, dovendo ogni giorno fronteggiare le richieste, eccessive in base alle forze in campo”.