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Data: 31/01/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Trasporti e sicurezza - Perquisite Trenord e Rfi. Sequestrate carte su manutenzione e sicurezza. Appello dei pm ai pendolari

MILANO Dopo l'iscrizione nel registro degli indagati dei vertici e dei manager di Rete Ferroviaria Italia e Trenord, ieri è stato il giorno delle società. È stata loro consegnata un'informazione di garanzia in base alla legge sulla responsabilità amministrativa degli enti contestuale a perquisizioni e sequestri di documentazione nelle loro sedi di Roma e Milano. È ancora in corso e probabilmente durerà anche oggi la «visita» degli uomini della Polfer negli uffici di Rfi e Trenord, anch'esse formalmente indagate nell'ambito dell'inchiesta della Procura milanese sull'incidente ferroviario di giovedì scorso, nel quale hanno perso la vita tre donne e 46 persone sono rimaste ferite. Gli investigatori, su disposizione di pm Maura Ripamonti e Leonardo Lesti, titolari dell'inchiesta con il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, stanno raccogliendo «dati informatici» e «documentazione cartacea relativa alla gestione della manutenzione ordinaria e straordinaria», comprese quella sui costi degli investimenti soprattutto relativi alla sicurezza di rete e vagoni. Documentazione che si aggiungerà alla prima relazione della Polizia Ferroviaria e dei Vigili del Fuoco depositata ai pm e nella quale è stata fatta una ricostruzione di quanto è accaduto lo scorso 25 gennaio all'alba nei pressi della stazione di Pioltello dove il treno partito da Cremona alle 5.32 è deragliato. Relazione che assieme agli elementi raccolti nei giorni scorsi - come il pezzo di 23 centimetri staccatosi dalla rotaia o la tavoletta di legno infilata come zeppa sotto il giunto del binario - e a quelli che verranno raccolti prossimamente con l'ispezione dei carrelli dei vagoni che sono scarrocciati, confluirà nella super consulenza disposta dalla magistratura sulle cause dell'incidente. E quando, poi, si terranno accertamenti irripetibili, potranno partecipare con i loro esperti, non solo le società, ma anche i quattro indagati: si tratta di Maurizio Gentile e Umberto Lebruto rispettivamente a.d. e direttore della produzione di Rfi e Cinzia Farisè e Alberto Minoia rispettivamente a.d. e direttore operativo di Trenord.I quattro, che rispondono di disastro ferroviario colposo e omicidio colposo plurimo, sempre con loro consulenti, potranno anche partecipare all'autopsia sui corpi delle tre donne fissata per giovedì mattina. Intanto, sempre su disposizione dei pm, sui muri di tutte le stazioni ferroviarie da Cremona a Treviglio, è stato affisso un volantino in cui si invita chi era al bordo del treno 10452, al momento dell'incidente, a prendere «contatti con la sezione di Polizia Giudiziaria della Procura di Milano scrivendo alla mail maurizio.ghezzi@giustizia.it oppure chiamando 02.88456893 (Centrale Operativa Polizia Locale di Milano) lasciando i propri recapiti in modo da essere contattati». Si tratta di una sorta di appello, al quale hanno già risposto in molti, per raccogliere ulteriori testimonianze sul deragliamento e per mettere ulteriori tasselli a un'inchiesta che si profila delicata e complicata.

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