PESCARA La Confcommercio esprime «delusione e sconcerto» per l'approvazione del progetto del mercatino etnico nel sottopasso ferroviario di via Ferrari avvenuta lunedì sera in consiglio comunale. «Progetto contro il quale la nostra associazione si è sempre battuta motivando la propria forte contrarietà e proponendo soluzioni alternative», ha precisato il presidente Franco Danelli. «Si tratta di un progetto sbagliato», ha sostenuto, «che utilizza preziose risorse pubbliche, osteggiato dai commercianti e dalla maggior parte dei cittadini e che, anziché integrare, andrà a creare un vero e proprio ghetto di cui non si avverte il bisogno».«La Confcommercio», ha continuato Danelli, «aveva invece sempre teso la mano agli operatori senegalesi, al fine di integrarli davvero nei tanti mercati all'aria aperta già esistenti, nei quali avrebbero potuto lavorare a fianco degli altri venditori con uguali diritti e doveri, nel pieno rispetto delle regole».Da qui, le richieste della Confcommercio al Comune. «A questo punto, come associazione che rappresenta le istanze del commercio cittadino», ha affermato il presidente, «chiediamo che l'amministrazione comunale avalli e persegua con uguale determinazione alcune richieste che da tempo abbiamo inoltrato. Richieste che vanno avviate immediatamente per rilanciare il comparto commerciale». Eccole: riapertura al doppio senso di marcia di corso Vittorio Emanuele; automatizzazione e messa in sicurezza del parcheggio dell'area di risulta; sostegno al progetto «A Pescara parcheggi gratis» dell'associazione. L'assessore al commercio Giacomo Cuzzi, contattato telefonicamente, ha replicato in questo modo all'organizzazione dei negozianti. «A mio avviso», ha detto, «quella del mercatino nel sottopasso ferroviario non è la migliore soluzione, ma sicuramente è un passo in avanti rispetto agli scempi del passato. Abbiamo smantellato un'occupazione abusiva nell'area di risulta tollerata dalle amministrazioni che si sono alternate per oltre vent'anni. Un risultato storico che ha ripristinato regole e legalità nell'area di risulta». «La mia idea, a seguito di quel fatto, era un'altra», ha rivelato, «abbiamo individuato posteggi nei mercati rionali e messi al bando per le assegnazioni, affinché in ogni mercato rionale potesse esistere un'area sperimentale di vendita di prodotti etnici. Il bando non ha avuto l'esito sperato, non hanno partecipato né associazioni di categoria, né associazioni interessate e idonee. È prevalsa, quindi, un'altra idea, quella di un mercatino di prodotti etnici nel sottopasso».In merito alle richieste della Confcommercio, Cuzzi ha risposto così. «Ritengo siano maturi», ha commentato l'assessore, «i tempi per la riapertura di corso Vittorio Emanuele a doppio senso anche nel fine settimana e sia necessario investire altri 50mila euro nel 2018 per il centro commerciale naturale».(