L'apertura del Comune alla fine c'è stata ma è più stretta di uno spiraglio: gli uffici tecnici della Mobilità si sono impegnati a rivedere per quanto possibile il progetto della pista ciclabile su viale Muzii. Ciò premesso, è improbabile - se non impossibile - che vengano accolte le istanze presentate ieri pomeriggio dalla delegazione di commercianti e residenti della strada. Il vice sindaco Antonio Blasioli ha dato grande prova di diplomazia quando, pressato, ha concesso una tregua di cinque giorni finalizzata appunto a valutare soluzioni alternative per il tratto di ciclabile che dovrà collegare la strada parco a viale Regina Margherita. Un attimo prima lo stesso Blasioli era riuscito con fatica a trattenere al tavolo l'assessore Stefano Civitarese, poco disponibile a rimettere in discussione una scelta di fatto già presa. Dello stesso avviso il mobility manager Piergiorgio Pardi: «I lavori sono già cominciati e il codice della strada impone misure minime di 2 metri e mezzo più 80 centimetri di ulteriore fascia di protezione sulla pista ciclabile». Spazi che impongono la cancellazione di alcuni preziosi posti auto sul lato nord della strada, quelli che la delegazione ieri chiedeva di salvare su entrambi i lati della strada. Al tavolo, accompagnati dal consigliere comunale Riccardo Padovano ieri in veste di dirigente Confcommercio, si sono seduti il farmacista Germano Caldarelli, Iole Gaspari che lavora nel negozio di abbigliamento della figlia Roberta Mancini, la parrucchiera Marilena Filippone e Anna Luisa Cieri, che lavora in una lavanderia: tutte attività comunali che si affacciano su viale Muzii e che temono un calo di affari in conseguenza della cancellazione dei parcheggi.
CLIENTI IN FUGA
«Le mie clienti più affezionate me l'hanno già detto, se tolgono i parcheggi davanti alla mia attività andranno da un'altra parte a farsi l'acconciatura» ha detto chiaro e tondo Marilena Filippone. In veste di residente è intervenuto invece il noto albergatore Emilio Schirato: «In pasato la precedente amministrazione di centrodestra ha cancellato posti auto su via Isonzo e poi su via Pellico, realizzando un triangoloide che crea confusione. Se ora voi cancellate i posti su viale Muzii noi dove potremo lasciare le auto?» ha detto chirato, precisando - lui e gli altri - di non avere nulla contro i ciclisti ma chiedendo un progetto più «illuminato», cioè ben fatto e condiviso. Proprio sulla condivisione dell'intervento Blasioli ha riaffermato i vari confronti pubblici portati avanti dall'allora assessore e vice sindaco Enzo Del Vecchio: «Il progetto è stato concordato con negozianti e residenti» ha replicato il vice sindaco. Ai commercianti che invece l'hanno butatta in politica - «sconterete questa scelta alle elezioni» hanno detto - ha invece replicato a muso duro l'assessore Civitarese riaffermando il concetto opposto: «Vi sbagliate di grosso perché questa pista ciclabile i voti ce li farà guadagnare e non perdere perché se da una parte ci sono centinaia di firme contro, dall'altra abbiamo centinaia di sostenitori che ci spingono a proseguire nell'estensione della rete ciclabile». Impraticabile anche la proposta di sdoppiare la pista realizzando una corsia per marciapiede, su un lato e sull'altro, una verso mare e una verso monte, per salvare i parcheggi sui due lati. Gli spazi non sono sufficienti, la sicurezza sarebbe carente e dunque si vanificherebbe il progetto. Dunque la tregua c'è ma non servirà a cambiare nulla.