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Data: 01/02/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Brucchi: «Gianni ha fatto una figuraccia». L'ex sindaco bacchetta Chiodi per la candidatura fuori da Forza Italia: «Non può scaricare tutte le colpe sul mio partito»

TERAMO«Una figuraccia». Non usa giri di parole l'ex sindaco Maurizio Brucchi per definire l'uscita del suo predecessore e ormai ex compagno di partito Gianni Chiodi. Nelle vesti di vice coordinatore regionale di Forza Italia l'ex primo cittadino, defenestrato a dicembre da un colpo di mano di un pezzo della sua maggioranza, dispensa bacchettate all'ex governatore che ha accettato di candidarsi come capolista di "Noi con l'Italia" nel collegio proporzionale di Teramo-l'Aquila per la Camera. «Ha sbagliato», scandisce, «ma sopratutto non può scaricare tutte le responsabilità su Forza Italia». Brucchi difende le scelte del suo partito, per il quale si dice pronto ad affrontare la campagna elettorale, respingendo al mittente l'accusa d'insensibilità rispetto alla necessità di rappresentanza del territorio. La mancanza di candidati locali in posizioni eleggibili ha spinto Chiodi ad allontanarsi dal partito di Silvio Berlusconi aderendo alla proposta pervenutagli in extremis dalla "quarta gamba" del centrodestra tramite Mauro Di Dalmazio. «Se il partito ha fatto questa scelta ci sono motivi», replica l'ex sindaco, «che vanno ricercati nella campagna referendaria dell'anno scorso e nelle vicende di prima di Natale». Il riferimento indiretto è alla caduta dell'amministrazione comunale dovuta alle dimissioni dei consiglieri di "Futuro in" e di cui Brucchi ha apertamente ritenuto responsabili Paolo Gatti e lo stesso Chiodi. «Tutto quello che è accaduto ha portato a queste scelte», osserva l'ex primo cittadino, «e comunque una candidatura non s'improvvisa dalla sera alla mattina». Il risentimento manifestato dell'ex governatore per la mancanza di rappresentanti del territorio nelle posizioni che contano per ottenere un seggio a Montecitorio o Palazzo Madama non sarebbe tra l'altro giustificato dai nomi messi in campo da Forz a Italia. Brucchi segnala in particolare la candidatura di Gaetano Quagliariello che, sebbene non teramano, «è il fondatore del movimento Idea a cui fino a ieri hanno aderito sia Chiodi che Di Dalmazio». L'ex sindaco ritiene fuori luogo è di cattivo gusto, dunque, «sputare nel piatto in cui si è mangiato» ricordando che proprio per l'appartenenza a Forza Italia il suo predecessore ha potuto candidarsi come governatore in Regione e correre anche per il secondo mandato. «Per me la coerenza resta un valore aggiunto fondamentale nell'impegno politico», conclude l'ex primo cittadino, «abbiamo tre appuntamenti importantissimi nei prossimi mesi con le elezioni politiche, comunali e molto probabilmente regionali in autunno e lavorerò per far vincere il mio partito».

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