PESCARA Niente isola pedonale davanti all'università come preannunciato tempo fa, almeno per ora. L'amministrazione comunale ha deciso di riqualificare via Pindaro puntando su una nuova pista ciclabile e sul limite di velocità a 30 chilometri orari per aumentare la sicurezza degli studenti che entrano ed escono dall'ateneo. Il progetto è stato presentato ieri mattina dal sindaco Marco Alessandrini, dal vice Antonio Blasioli e dall'assessore all'urbanistica Stefano Civitarese. I lavori partiranno la prossima settimana e dureranno in tutto 40 giorni.Si tratta di un intervento di soli 35mila euro, affidato alla ditta Di Prospero, che di fatto modificherà la struttura dell'arteria stradale tra viale D'Annunzio e viale Marconi. Il tratto interessato ai lavori è lungo 500 metri e va dall'ex caserma Di Cocco fino a viale Marconi. Il progetto prevede, innanzitutto, il rifacimento delle piste ciclabili esistenti. Quelle attuali, sui marciapiedi, verranno tolte e ne verrà realizzata una lungo il tratto nord della strada,protetta dai cordoli. Il viale, che sindaco e assessore vorrebbero trasformare addirittura in un boulevard, cambierà volto perché la carreggiata verrà ristretta. Inoltre, verrà imposto ai veicoli il limite di velocità a 30 chilometri orari, già sperimentato in altre zone della città. Verranno realizzati tre attraversamenti pedonali rialzati, sempre per motivi di sicurezza. Tutto questo però, assicurano in Comune, non comporterà cambiamenti nei sensi di marcia, che rimarranno due, né per i parcheggi. Non ci saranno interventi nemmeno sugli alberi esistenti, salvo le potature che partiranno nel giro dei prossimi giorni.«Prosegue così la lunga marcia verso Pescara 2027 (anno del centenario della città, ndr)», ha detto Alessandrini, «attraverso la trasformazione, adeguamento e miglioramento di un'arteria importante qual è viale Pindaro, che vogliamo veder diventare un piccolo boulevard. Boulevard che attraversa la città del benessere e della conoscenza». «Parliamo di una strada frequentata da studenti, professionisti e costellata di attività commerciali. Fruitori che non fanno barricate contro una riqualificazione sostenibile, ma la chiedono e la condividono, com'è successo in questo caso». «Nulla cambia, se non in meglio», ha fatto notare Civitarese, «la via, proprio per la natura dei suoi fruitori e per le presenze culturali e commerciali, diventerà zona 30, dove le auto dovranno andare piano perché ci sono gli studenti, attività di vario tipo e la coesistenza tra le varie modalità renderà l'arteria un boulevard dove attraversare tranquillamente e fruire degli spazi pubblici».«Questo è un primo pezzo di attuazione del Masterplan», ha aggiunto, «che stiamo per portare in consiglio comunale dopo l'approvazione in giunta. Il passaggio successivo sarà quello di sperimentare un'ulteriore apertura con università, studenti e commercianti abbattendo il recinto dell'ateneo o usando trasparenze». In proposito, il sindaco ha fatto presente che sono ancora in corso trattative per l'acquisizione dell'ex caserma Di Cocco, dove dovrebbe trovare spazio una biblioteca.«Verrà migliorata la circolazione», ha concluso Blasioli, «la carreggiata si stringerà a 7 metri e i marciapiedi riprenderanno vita eliminando la promiscuità tra pedoni e bici».