CHARLEROI (BELGIO)Incontro-scontro, giovedì sera, allo scalo di Bruxelles Charleroi tra l' europarlamentare del Movimento 5 Stelle, Daniela Aiuto, e il governatore dell'Abruzzo, Luciano D'Alfonso. A raccontarlo sono i due protagonisti con i due distinti interventi diffusi alla stampa. La prima a rilanciare il fatto è stata la pentastellata Aiuto che mette a conoscenza dell'evento parlando di un «fatto increscioso e mortificante» accaduto ieri «mentre ero in attesa all'aeroporto di Bruxelles Charleroi per imbarcarmi per il volo che mi avrebbe riportata a Pescara». «Mi sono imbattuta nel governatore d'Alfonso che, evidentemente in clima di campagna elettorale, di fronte a tutti i passeggeri - scrive la Aiuto nella sua nota - mi ha aggredita verbalmente, strumentalmente, denigrando il mio lavoro in Europa, con particolare riferimento alle ormai famose interrogazioni alla Commissione Europea, da me proposte sui finanziamenti regionali alla Società Abruzzese Gestione Aeroporto (Saga). Una di queste riguardava proprio due contratti intercorsi nel 2009, poi rinnovati, tra Saga e Ryanair - prosegue la Aiuto - mai sottoposti a notifica presso la Commissione Europea». Due ore dopo risponde D'Alfonso: «Quella che secondo l'onorevole Aiuto sarebbe stata un'aggressione verbale è stata in realtà semplicemente - dice il governatore - una mia dichiarazione in merito ad un problema che si era creato due anni fa con Ryanair, relativo all'aeroporto di Pescara e non solo, problema che io ho contribuito a risolvere, mentre la Aiuto faceva interrogazioni alla Commissione Europea su presunte irregolarità nella gestione della Saga». «Le ho anche detto che io avevo lottato in ogni modo per mantenere il volo Pescara-Charleroi, mentre lei - sempre secondo il racconto di D'Alfonso - aveva cercato di ostacolarlo e che, per questa ragione, sarebbe stato più coerente se lei non fosse salita a bordo. Tra l'altro, molti degli abruzzesi presenti hanno appreso della vicenda sul momento e mi hanno assicurato il loro sostegno». E sul clima elezioni: «L'onorevole Aiuto ha sostenuto che io stessi facendo campagna elettorale - chiarisce D'Alfonso - mentre io mi sono limitato a ricordare ciò che ciascuno di noi ha fatto in una vicenda che avrebbe potuto dare un colpo mortale al turismo e all'economia d'Abruzzo. Un giorno forse apprenderemo anche cosa hanno fatto i senatori abruzzesi del M5s per la loro regione». Da parte sua la parlamentare europea sottolinea che «non è tollerabile che chi si occupa, per ruolo istituzionale, di portare all'attenzione degli organi di vigilanza europei vicende legate alla cosa pubblica, debba subire, dagli stessi amministratori del territorio, attacchi pubblici gratuitamente denigratori e profondamente offensivi non solo della propria persona ma dell'intera istituzione che essa rappresenta. Ho già dato mandato ai miei legali di intraprendere tutte le più opportune iniziative a tutela della mia immagine e del mio lavoro». «Tale grave comportamento, già da me portato all' attenzione del Presidente del Parlamento Europeo Tajani, non è ammissibile né come parlamentare, né tantomeno come donna», conclude la pentastellata. Rincara la dose D'Alfonso: «Per coerenza l'onorevole Aiuto non dovrebbe ricandidarsi in Abruzzo, poiché ha esercitato la sua azione di parlamentare europea contro gli interessi della nostra regione. Per l'occasione le ho consigliato di candidarsi in Germania. Aggiungo che la prossima volta, per meglio sostenere le mie ragioni, mi farò aiutare anche da Bob, il mio megafono». Il filmato dello scontro è su www.ilcentro.it.