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Data: 04/02/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
In cinquemila alla manifestazione dei lavoratori: i numeri della crisi

LANCIANO E' un Abruzzo in retromarcia quello raccontato dai sindacati. Una realtà costellata da emergenza occupazione; cassa integrazione e un nugolo di crisi aziendali. E qui - come dicono anche i dati Istat e di Bankitalia - va peggio che nel resto dello Stivale. Perciò in 5mila sono scesi in piazza a Lanciano, lavoratori, pensionati e rappresentanti sindacali: tutti in corteo a gridare Più lavoro più sviluppo. A capitanare la manifestazione Cgil, Cisl e Uil. «In Abruzzo - dice Sandro Del Fattore, segretario regionale Cgil - i contratti a tempo indeterminato sono crollati: nel 2016 erano 19mila, l'anno scorso sono scesi a 16mila; quelli a tempo determinato, invece, hanno fatto un balzo in avanti passando dai 66mila di due anni fa ai 90mila del 2017. Il Pil regionale arranca: nel 2016 è arretrato dello 0,2% a fronte di incrementi che hanno riguardato tutto il Meridione». Nei primi nove mesi del 2017 il tasso di disoccupazione è salito dal 12,1 al 12,7%, rimanendo superiore al dato medio nazionale (11,5). Poi le tante vertenze. Ad esempio quelle della Brioni, del Cotir di Vasto, della Intecs all'Aquila. «E della Honeywell di Atessa che, - viene ricordato - nonostante i conti in attivo, ha deciso di chiudere e delocalizzare». Leo Malandra, segretario Cisl Abruzzo Molise, sottolinea che si contano «109 aziende in situazioni di crisi e una miriade di piccole e micro imprese, anche artigiane e commerciali, in difficoltà». «Vogliamo rilanciare la vertenza Abruzzo - afferma Michele Lombardo, segretario regionale Uil -. Alla Regione chiediamo di velocizzare l'operatività del Masterplan, un piano industriale di rilancio e di dare seguito al Patto per lo sviluppo sottoscritto e dimenticato». «Basta con le sfilate di ministri che vengono a inaugurare il Masteplan, che finora ha portato solo passerelle politiche», tuona Del Fattore. «L'Abruzzo è il caso italiano - dichiara il segretario generale Uil, Guglielmo Loy -: ha grandi potenzialità ma con troppe crisi e una crescita in affanno». «Siamo sempre pronti al dialogo e al confronto - risponde la Regione tramite Camillo D'Alessandro, coordinatore della maggioranza in Consiglio -. Siamo pronti a farci portatori di queste istanze nei tavoli nazionali. Allo stesso tempo, ribadiamo che siamo orgogliosi del lavoro svolto finora. Nei primi 40 mesi di governo regionale sono 53mila i posti di lavoro aggiuntivi, di cui la metà a tempo indeterminato».

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