PESCARA Gianfranco Rotondi è tra i primi ad arrivare nell'affollatissima sala del consiglio comunale di Pescara, dove la presentazione dei candidati di Forza Italia fa esaurire in pochi minuti tutti i posti a sedere. Ex ministro senza portafoglio nel quarto Governo Berlusconi, lo scudo crociato riproposto sotto varie sigle ad ogni tornata elettorale, il politico avellinese è l'unico candidato esterno imposto da Casa Arcore in Abruzzo. Un paracadute necessario per dare spazio alla sua ultima creatura (Rivoluzione cristiana) che ha trovato rappresentanza nelle liste di Fi. Per Rotondi c'è la comoda posizione al primo posto del listino proporzionale della Camera (Collegio Pescara-Chieti-Vasto). Nazario Pagano, che da coordinatore regionale degli azzurri ha fatto da padrone di casa alla presentazione delle liste, ha provato a metterla così: «Rotondi non è abruzzese? Vi svelo qualcosa che non sa nessuno. Lui, tutti gli anni, viene in vacanza a Pineto. Il suo parrucchiere vive a Pescara. Spesso l'ho visto passeggiare in piazza Salotto, senza scorte né auto blu». Come dire, non fatevi ingannare dal marcato accento campano, lui è uno dei nostri. Anche perché assieme a Rotondi spunta un altro personaggio della politica abruzzese abbastanza noto alle cronache: l'ex parlamentare e sottosegretario all'Ambiente Giampiero Catone, già capo della segreteria politica di Rocco Buttiglione e oggi coordinatore nazionale di Rivoluzione cristiana. Un altro che tra alterne vicende (anche giudiziarie), non ha mai ammainato la bandiera dello scudo crociato.
Pagano cita Rotondi e la senatrice sulmonese Paola Pelino come i due veterani delle liste di Forza Italia: «Questo gruppo di candidati - spiega - rappresenta il giusto mix tra chi ha maturato una importante esperienza politica sul campo e la società civile. Esattamente quello che aveva chiesto il presidente Berlusconi - rimarca Pagano -: esperienza e continuità accompagnate da tanti volti nuovi provenienti dal mondo delle professioni». E a proposito dei nomi in lista in Abruzzo per le candidature di Camera e Senato, lo stesso Pagano smentisce chi vorrebbe attribuirgli una sorta di rivincita, di strapotere contro la componente degli ex An, quelli che dopo l'esito delle elezioni del 2014 avevano chiesto la testa del coordinatore di Forza Italia: «Mi dispiace per i consiglieri regionali che sono stati esclusi per questioni nazionali». Come dire, non sono stato io a usare il bianchetto. E allora chi? Pagano si è guardato bene da svelare l'inghippo in un incontro pubblico così affollato e solenne per il suo partito. Ma la verità è saltata fuori lo stesso: più semplicemente, al tavolo nazionale si è deciso di sbarrare tutti i nomi che non avevano versato le quote di adesione a Forza Italia, vicenda che ha interessato tutte le regioni e non solo l'Abruzzo. Del resto, la presenza all'appuntamento di ieri di personaggi come l'ex deputato Fabrizio Di Stefano, di Mauro Febbo, Paolo Gatti, dell'ex sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, di quello di Chieti, Umberto Di Primio e di tanti altri..., ha dato l'idea della ritrovata unità, come ha tenuto a ribadire lo stesso Pagano: «Faremo questa campagna elettorale con un partito compatto, lo dico anche agli esclusi che sono rimasti delusi». Il coordinatore regionale di Fi fa poi un lungo passo indietro, al terremoto dell'Aquila del 2009: «Quando l'emergenza - ricorda - fu affrontata brillantemente dal governo Berlusconi offrendo 30.000 appartamenti a chi la casa l'aveva persa. I successivi governi di centrosinistra hanno invece dimostrato tutta la loro inefficienza, anche nella gestione delle emergenze: dalle grandi nevicate agli incendi della scorsa estate, al terremoto del centro Italia».
Ma c'è anche da presentare gli altri nomi in corsa per le politiche. Lo stesso Pagano, capolista al proporzionale del Senato, seguito da Antonella Di Nino, Carlo Masci e Consuelo Di Martino, che è anche capolista nel collegio uninominale di Pescara del Senato. Per il proporzionale della Camera (Pescara-Chieti-Vasto), alle spalle di Rotondi seguono i nomi di Tiziana Magnacca, Filippo Arbore, Deborah Raffaella Comandi. Sempre per il proporzionale della Camera (collegio L'Aquila-Teramo), dietro la capolista Paola Pelino ci sono Guido Quintino Liris, Rita Ettorre, Antonio Del Corvo. Nel collegio uninominale dell'Aquila: Antonio Martino, in quello di Chieti: Emilia De Matteo. Pagano dispensa parole di elogio per tutti: «Filippo Arbore (72 anni) è stato voluto espressamente da Berlusconi tra i senior. Paola Pelino è la nostra decana. Martino, figlio di un ex funzionario della Dc, è un giovane imprenditore di successo. Antonella Di Nino, di professione avvocato, è figlia dell'imprenditore dei trasporti Piero Di Nino»