"La scelta del Ministro Graziano Delrio di trasferire il 4 agosto 2016, con decreto, a FS Italiane la partecipazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in FSE, si sta rivelando la più idonea per la soluzione degli annosi e gravi problemi dell’Azienda, frutto delle precedenti gestioni".
Lo ha sottolineato Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, spiegando che il nuovo percorso industriale di FSE, avviato dal Gruppo FS Italiane in accordo con il MIT attraverso gli interventi di potenziamento della rete ferroviaria e con l’acquisto di nuovi bus (nei prossimi cinque anni sono previsti investimenti per 578 milioni di euro), come elaborato nel Piano concordatario che deve essere approvato dai creditori, ha rimesso al centro delle politiche aziendali la sicurezza del sistema e il rapporto trasparente con i clienti".
"Il concordato preventivo in continuità potrà determinare, nel rispetto delle norme italiane e comunitarie, il risanamento contabile della società - conclude -. Inoltre, la procedura concordataria ha consentito e consentirà alle autorità competenti di accertare le cause che hanno determinato il dissesto economico e industriale di FSE e di perseguire le condotte dissipatorie della precedente gestione nonché il recupero dei connessi crediti, diversamente destinati ad andare prescritti".
Mazzoncini fa riferimento alla bufera che ha investito Ferrovie Sud Est: il commissario della società, Luigi Fiorillo, è stato accusato di aver creato dal 2001 al 2015 un buco da quasi 300 milioni di euro facendo finire FSE in bancarotta.