In arrivo la rivoluzione copernicana del sistema del trasporto pubblico locale. Che ha anche una data di inizio: primo luglio di quest'anno, quando i bus, in sede propria, percorreranno il tragitto che dalla strada parco passa per corso Vittorio Emanuele, via Marconi per arrivare fino all'Università. A doppio senso di marcia. Lo conferma il sindaco Marco Alessandrini che ieri pomeriggio ha incontrato i vertici della Tua, la società unica abruzzese di trasporto. «Sono certo necessari approfondimenti - afferma il sindaco - ma la strada è quella di operare verso un sistema di trasporto che dia un'alternativa valida all'uso del mezzo privato. Anche per abbattere il numero di macchine che ogni giorno entrano in città, l'obiettivo è di averne trentamila in meno». Il sindaco tiene dunque ben saldo il timone di questa decisione, supportato dall'assessore alla mobilità Stefano Civitarese, il quale ricorda che «quanto da realizzare è contenuto negli atti di programmazione di questa amministrazione. L'importante è che ora si cominci a stringere per il raggiungimento dei risultati». «Escludo al momento il doppio senso per le macchine» conferma il sindaco, all'indomani dell'appello del segretario cittadino del Pd, Moreno Di Pietrantonio, che ha richiamato la compagine politica alla considerazione della promessa elettorale. Premendo dunque verso la riapertura del traffico anche a doppio senso, non solo dei bus, ma delle stesse automobili. Che comunque, nel piano futuro, avranno sempre accesso nella direzione attuale, da sud a nord.
AZIONE PROGRESSISTA
«Questa è un'azione progressista - aggiunge Marco Alessandrini -. E se non la facciamo noi, chi deve farla? Sono consapevole delle istanze interne del partito. Seguiamo il piano di Tua che imprime una forte accelerazione verso il trasporto pubblico, che è la chiave di tutto, anche per esempio per dirimere la diatriba sulla ciclabile di viale Muzii». Trasporto in sede propria vuol dire anche realizzare materialmente un nuovo tracciato, separato appunto dal resto della carreggiata esistente, a cominciare da cordoli che delimitano appunto il passaggio «fino ad arrivare a fermate intelligenti - aggiunge l'assessore Stefano Civitarese -. Si tratta comunque di lavori non straordinari ma volti comunque a garantire una sede propria, delimitata. Parliamo poi in ogni caso di bus ecologici. Attendiamo i bandi perché si possa proseguire al più presto, con il fondamentale ruolo della Tua per ufficializzare. Ricordo inoltre che abbiamo già i primi finanziamenti Por-Fesr per i lavori sul tratto di quasi tre chilometri fra la stazione e la strada parco con l'adeguamento della stessa. La città, anche per la sua dimensione urbana e la forte domanda ed esigenza di trasporto pubblico, è un importante banco di prova per la Tua». Una rivoluzione che si può racchiudere in una sigla: Brt, vale a dire Bus rapid transit per dirla all'inglese, a indicare un transito rapido dei bus. Una sigla destinata ad animare ulteriore dibattito nello stesso palazzo di città e fra le varie voci che si esprimono sul futuro di corso Vittorio e non solo.