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Pescara, 24/11/2024
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06/02/2018
Il Centro
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Scuolabus rotto, i bambini a piedi. La protesta dei genitori. Il M5S: disservizi per le famiglie, il Comune è superficiale |
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CHIETI Lo scuolabus si rompe e lascia gli alunni a piedi. È successo anche ieri tra le proteste dei genitori, costretti a portare i figli a scuola in fretta e furia con le proprie auto. Non è la prima volta che il servizio scuolabus funziona a singhiozzo. «Da alcuni giorni intere e popolose zone della città sono escluse dal servizio di trasporto scolastico a causa degli ormai noti problemi degli scuolabus comunali e numerose famiglie sono costrette a subire, inermi, questo ennesimo disservizio», dicono i consiglieri del M5S Ottavio Argenio e Manuela D'Arcangelo.Sul servizio di trasporto scolastico, il M5S aveva depositato un'interrogazione a giugno scorso: «Purtroppo, abbiamo ricevuto risposta solo nello scorso autunno», precisa Argenio, «e la nostra intenzione era proprio quella di sollecitare l'amministrazione a programmare meglio questo importante servizio. Purtroppo, la risposta è stata del tutto inadeguata ed evanescente visto che l'assessore Giuseppe Giampietro ha dichiarato che il servizio era regolarmente funzionante e oggi questo atteggiamento di intollerabile superficialità sta producendo gli effetti negativi che sono sotto gli occhi di tutti». Secondo i consiglieri grillini, «anche il sindaco Umberto Di Primio ha evidenti responsabilità visto che, quando si è trattato di fornire risposta alle osservazioni critiche avanzate sul bilancio comunale dalla Corte dei Conti, lo stesso ha dichiarato in consiglio Comunale la sua intenzione di affidare il servizio a Chieti Solidale, con evidenti benefici per i cittadini e risparmio di spesa per l'ente. Anche quest'ennesima dichiarazione è rimasta tuttavia lettera morta come molti dei proclami di Umberto Di Primio. Come l'affidamento dei parcheggi a pagamento a Chieti Solidale e i posti di lavoro del progetto In.Te. «Ci auguriamo», concludono Argenio e D'Arcangelo, «che i cittadini di Chieti abbiano preso coscienza della levatura politica e delle reali competenze delle persone che hanno eletto nel 2015».
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