PESCARA - Dall'alleanza tecnica con il Pd di Matteo Renzi, per completare il percorso delle riforme, a quella politica con il centrosinistra. Dal partito di Angelino Alfano a quello di Beatrice Lorenzin, ormai schierato senza tentennamenti nell'area di governo e con l'auspicio di fare il bis dopo il 4 marzo (magari con l'attuale premier Gentiloni ancora in sella a Palazzo Chigi). E' la storia di Civica popolare, che ieri ha presentato la lista dei candidati in Abruzzo e che va ad incrociarsi con il percorso politico altrettanto tumultuoso (quanto fortunato sul piano personale) della senatrice Federica Chiavaroli: eletta nelle liste di Forza Italia nel 2013, poi transitata nel Ncd di Angelino Alfano, di cui diventa vice capogruppo a Palazzo Madama, quindi sottosegretario nel Governo Renzi e ancora sottosegretario alla Giustizia in quello Gentiloni. Nel frattempo c'è da registrare il cambio di nome del partito: da Ncd ad Alternativa popolare, seguito dal rompete le righe fra le truppe del ministro degli Esteri (chi a destra, chi a sinistra) e dal passaggio della senatrice pescarese nel nuovo movimento fondato dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.
Cinque anni di vita politica che valgono un secolo per Federica Chiavaroli: «Anche in Abruzzo - spiegava ieri - ci presentiamo con una proposta seria, una squadra forte. La strada di governo è quella giusta. Lo dicono gli indicatori economici tornati tutti dal segno più dopo cinque anni, anche se molto resta da fare. Quello che non vogliamo - avverte - è interrompere questo percorso». Competenza, serenità, moderazione. Anche nei toni. La senatrice sfodera le parole d'ordine della campagna elettorale. L'impegno per le donne e le famiglie: «Vogliamo gli asili gratis per tutti. Il bonus bebè porta la firma della Lorenzin». E ancora la grande questione della violenza di genere: «Che ha scosso anche il nostro Abruzzo con tanti fatti gravi» e quella del sociale, partendo dal sostegno economico e previdenziale da assicurare a chi si prende cura di un disabile in casa: «Occorre equiparare l'attività assistenziale a quella lavorativa».
Non poteva mancare il tema della sicurezza: «Una proposta semplice, sostenibile anche sul piano economico, è quella di agevolare l'installazione di sistemi di videosorveglianza attraverso il credito d'impresa». La senatrice chiama accanto a sé tutti i candidati di Civica popolare per la foto di rito e la presentazione, partendo dalle liste del Senato dove nel listino proporzionale, al nome della stessa Chiavaroli (che corre anche nell'uninominale) segue quello di Angelo Mancini, consigliere comunale all'Aquila, dirigente scolastico. Poi Giovanna Greco, commercialista di Vasto, una new entry in politica e Michele Tassone, in quarta posizione, insegnante di Silvi dove è stato candidato al Comune con una lista civica.
Alla Camera è invece la volta di qualche veterano. Come il vice presidente del consiglio regionale Lucrezio Paolini, numero uno nel collegio proporzionale Chieti-Pescara. Segue il nome di Barbara Di Giovanni, insegnante, consigliere comunale di Montesilvano dove è stata la donna più votata, sottolinea la Chiavaroli. Al terzo posto c'è Sergio Fioriti, consigliere provinciale a Pescara con una lunga esperienza amministrativa, seguito da Mariangela Pollice, funzionaria della Giustizia minorile. Nel collegio L'Aquila-Teramo figura al primo posto del listino un altro veterano, il consigliere regionale Giorgio D'Ignazio, che quando chiedi cosa succederà adesso in Regione dopo la netta scelta di campo del suo nuovo partito, che all'Emiciclo è collocato sui banchi dell'opposizione, spiega che:«Ogni valutazione politica sarà fatta dopo il 4 marzo», mentre la stessa Chiavaroli ricorda che in questi anni il Ncd non ha mai fatto mancare il sostegno alla maggioranza D'Alfonso quando c'era da votare provvedimenti condivisi, al di là delle differenze di programma. Al numero due del listino L'Aquila-Teramo c'è Ilaria Fabiocchi, architetto aquilana, seguita dal pensionato Giancarlo Napolitani, impegnato nel sociale. Al quarto posto la più verde della lista, Valeria Misticoni, ma solo all'anagrafe, visto che il giovane avvocato ha già ricoperto la carica di assessore all'Urbanistica, alla Casa e al Patrimonio al Comune di Teramo.