Perseguire gli obiettivi del Piano della mobilità urbana senza però rinnegare gli impegni assunti in campagna elettorale. La riapertura di corso Vittorio Emanuele a doppio senso anche per le auto private ha messo l'amministrazione comunale di fronte a una scelta difficile. Il sindaco Alessandrini sostiene il piano di trasporti pubblici che Tua promette di avviare a luglio e trova su questo fronte il pieno sostegno dell'assessore Civitarese, artefice del Pums. Sull'altro fronte è il Pd, cioè il partito del sindaco, a sollecitare il rispetto del patto elettorale con i commercianti che invocano da anni la riapertura del Corso alle auto nei due sensi di marcia, soluzione che confligge con i piani di Tua. Il segretario cittadino del Pd, Moreno Di Pietrantonio, ha discusso per un'ora ieri con Alessandrini su questo tema ad è arrivato a una sintesi: «Riaprire il Corso alle auto e mantenere tale situazione finché non sarà davvero pronto a partire il collegamento della metropolitana leggera cui sta lavorando Tua e sul quale, sia chiaro, siamo tutti d'accordo. Dunque non c'è nessun contrasto con il sindaco» ha tenuto a precisare Di Pietrantonio. Riaprire oggi il Corso per richiuderlo a luglio rischia però di produrre un effetto boomerang che il sindaco forse teme e che Di Pietrantonio invece esclude. Per cercare di approdare a una soluzione condivisa Alessandrini ha convocato per oggi una riunione di maggioranza. Anche perché i consiglieri del gruppo Pd e con loro l'assessore Cuzzi, sono in sintonia con Di Pietrantonio. Non solo. Ieri su Facebook il presidente del consiglio comunale Francesco Pagnanelli ha ribadito la posizione ufficiale del Pd a favore della riapertura di corso Vittorio alle auto in doppio senso, dichiarazione che ha dato vita a un dibattito interessante nel quale tutti hanno portato un contributo di idee, confrontandosi da diverse posizioni comunque tutte legittime, sia a favore dell'aria pulita e dunque della riduzione del traffico veicolare a vantaggio del trasporto pubblico, sia a favore del commercio. E proprio l'associazione del commercio ieri ha riaffermato la netta presa di posizione sull'argomento, nella lunga lettera pubblicata qui sotto.