PESCARA Più che la quarta gamba del centrodestra, Noi con l'Italia-Udc, si presenta come la gamba senziente, quella che ragiona, a fronte della scompostezza, per esempio, di un alleato come Matteo Salvini «dei cui programmi, oltre all'immigrazione non si conosce nulla», ha chiosato ieri alla presentazione della lista alla Provincia di Pescara l'ex governatore abruzzese Gianni Chiodi, capolista alla Camera nel collegio plurinominale Teramo-L'Aquila. Chiodi è stato l'ultimo o tra gli ultimi a salire sul predellino della lista fondata da Maurizio Lupi e Raffaele Fitto con l'apporto del movimento Idea di Gaetano Quagliariello e dell'Udc di Lorenzo Cesa. Effetto della «delusione», la scelta di Chiodi, per l'esclusione dalle liste di Forza Italia, che però, ha spiegato, non è stata delusione personale «ma per i territori», per la «mancata considerazione soprattutto per Teramo e L'Aquila». Un «errore di Forza Italia». Con Chiodi c'erano alla presentazione il deputato uscente Giulio Sottanelli, capolista al Senato nel collegio plurinominale Abruzzo, Enrico Di Giuseppantonio, candidato alla Camera nel collegio plurinominale Chieti-Pescara e nel collegio uninominale 5 Vasto-Lanciano-Ortona, e molti candidati. Sottanelli ha sottolineato la natura di « forza responsabile» di Noi con l'Italia «a differenza di altri». Chiodi ha attaccato il governatore D'Alfonso e la sua «grande fuga a Roma». Di Giuseppantonio si è detto certo che la lista avrà «uno straordinario risultato».