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Pescara, 24/07/2024
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Data: 08/02/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Ferrovia, spariranno 25 passaggi a livello nella Marsica

E' stato presentato all'Aquila, nella sede del Governo della regione Abruzzo, il progetto di soppressione dei passaggi a livello marsicani della linea ferroviaria Pescara - Roma- Motivo dell'incontro la richiesta di Rfi (Rete ferroviaria italiana) della compartecipazione economica per attuare l'opera da parte dei comuni interessati, della regione Abruzzo ed ddll'Anas. A coordinare l'incontro il Consigliere regionale Lorenzo Berardinetti ed Enzo Del Vecchio, segretario particolare del presidente D'Alfonso. Erano presenti Vincenzo Giovagnorio, sindaco di Tagliacozzo; Olimpia Morgante, sindaco di Scurcola Marsicana, Enzo Di Natale, sindaco di Aielli; Emilio Cipollone, Vice Sindaco di Avezzano ed Ezio Ciciotti, Vice Sindaco di Celano. Il programma, illustrato dal direttore generale di Rfi per gli investimenti Gianluigi De Carlo, prevede la soppressione di 25 passaggi a livello e la costruzione di 9 sottopassi carrabili con la riqualificazione del sistema viario limitrofo alle barriere ferroviarie. Quest'opera potrebbe favorire un accorciamento dei tempi di percorrenza dei treni di questa linea. Anche il Direttore compartimentale dell'Anas Matteo Castiglioni ha manifestato il gradimento di massima della propria azienda all'importante progetto.
«La soppressione dei passaggi a livello lungo i 30 chilometri di tratta ferroviaria marsicana - ha spiegato Giovagnorio - è un progetto proposto da Rfi nel 2017 a cui i Sindaci di Avezzano, Celano e Tagliacozzo hanno aderito dando la massima disponibilità e, a tal riguardo c'è stato già un incontro preventivo lo scorso 19 gennaio a Roma, presso il Ministero competente». Sicuramente l'opera è degna della massima attenzione ma non va dimenticato che già diversi anni fa fu proposta e, in quella occasione, ai Comuni interessati veniva concessa una cospicua somma per ogni passaggio a livello soppresso, ma non se ne fece nulla poiché le opere alternative costituivano impatto ambientale se in sopraelevazione e poco agibili se realizzate in sottopasso, soprattutto nella zona in ingresso a Tagliacozzo dove a poca distanza corre il fiume Imele.

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