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Pescara, 24/07/2024
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Data: 08/02/2018
Testata giornalistica: Il Centro
La Provincia ha finito i soldi: stop ai lavori. Le casse sono vuote, arriva il blocco di tutte le spese: a rischio la riparazione delle strade franate e delle scuole a pezzi

CHIETI I soldi sono finiti: non ha più un euro la Provincia di Chieti costretta, d'ora in poi, a evitare tutte le spese «se non strettamente indispensabili». Parla di «limitate risorse economiche» e di «scarsa liquidità di cassa» un documento riservato dell'amministrazione provinciale che dà lo stop ai pagamenti. La Provincia chiude i rubinetti e non può più permettersi il lusso di riparare le buche e tinteggiare le aule delle scuole: rischiano di restare senza uno straccio di manutenzione chilometri di strade già distrutte dalle frane e gli edifici scolastici che cadono a pezzi e avrebbero bisogno di interventi «ordinari e straordinari». I conti non tornano. La determina firmata dal dirigente Giancarlo Moca mette a nudo una situazione di conti in rosso e denuncia che «i fondi assegnati non sono sufficienti a chiudere il bilancio di previsione 2018/2020». La Provincia, dice il documento, ha subito 8 milioni di tagli dallo Stato e deve, sempre allo Stato, altri 15 milioni di contributi. Strade e scuole. Senza soldi, la Provincia dovrà lasciare all'abbandono strade e scuole che versano già in condizioni precarie. Così dice il documento a proposito delle strade: «Dai rapporti periodicamente trasmessi emerge un diffuso stato di degrado delle strade provinciali a causa della ridotta attività manutentiva dovuta ormai all'esigua dotazione di personale stradale dipendente, alla vetustà dei mezzi d'opera disponibili e agli scarsi mezzi finanziari a disposizione dell'ente». E per le scuole: «Una situazione analoga si verifica per le scuole che, nonostante gli interventi finanziati dalla Regione, necessita di una adeguata manutenzione ordinaria e straordinaria». Stretta sulle spese. Moca ordina di fermare i pagamenti: «Non è possibile autorizzare spese correnti se non strettamente indispensabili». La Provincia potrà pagare «solo» i danni derivanti da sentenze esecutive e gli interventi «necessari a evitare che siano arrecati danni patrimoniali certi e gravi all'ente e alla cittadinanza». Lavori a rischio stop. Dal documento emerge che sono a rischio di bloccarsi anche i lavori in corso perché non ci sono i soldi per pagare le ditte: «Allo stato attuale non è possibile procedere ad anticipare pagamenti di stati di avanzamento lavori a fronte di fondi non erogati dalla Regione». Controlli. Di fronte a questa situazione, il servizio finanziario della Provincia «procederà al controllo costante degli equilibri di bilancio». La determina è stata inviata al presidente Mario Pupillo, ai dirigenti e al collegio dei revisori dei conti: nessuno, a partire dai politici, potrà sgarrare l'«atto di indirizzo» dettato da Moca.

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