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Pescara, 24/11/2024
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Data: 09/02/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Verso il voto del 4 marzo - Salvini: «Punto molto sull'Abruzzo». Il leader della Lega a Colonnella presenta la squadra dei candidati: «Il libro di Bagnai? Lo proporrò come testo nelle scuole»

COLONNELLA «Punto molto sull'Abruzzo, son contento di tutte le candidate ed i candidati, e penso che l'Abruzzo possa fare la differenza per la Lega e per il centrodestra. Si vincerà. Magari si vincerà di poco ma mi piacerebbe che la scelta degli abruzzesi fosse fondamentale per dare all'Italia un governo di centrodestra con una Lega forte. Per noi l'Abruzzo è assolutamente importante». Matteo Salvini scommette sulla regione "forte e gentile". Punta le sue fiches sui soldati e le soldatesse del suo esercito schierato a est di Roma. Per il leader del Carroccio e candidato premier, l'Abruzzo ha la forza per rappresentare la svolta. «Il mio orgoglio sarebbe di eleggere i primi parlamentari leghisti abruzzesi della storia d'Italia e della storia della Lega». Matteo Salvini, ieri sera, è arrivato a Colonnella, ultima tappa di una giornata densa. Il navigatore lo ha portato prima in Umbria, poi nelle Marche ad Ascoli Piceno ed infine in Abruzzo, a Colonnella. Ad attenderlo al Multiplex Arcobaleno un bagno di folla: giovani e meno giovani hanno fatto anticamera dalle 17, attendendo di ascoltare un Salvini carico che ha scaldato la platea. Fotografando, dal suo punto di vista, la gestione dem alla Regione, Salvini ritiene che «la situazione più delicata sia sulla sanità. Ma quello che ho visto oggi toccando con mano, partendo stamattina (ieri per chi legge, ndc) in Umbria e poi passando per le Marche è che ci sono questi governi delle regioni più belle d'Italia massacrati dall'incapacità della sinistra. Problemi di sanità con ospedali chiusi o in difficoltà, problemi di trasporti o infrastrutture con alcune città isolate dal resto del mondo e poi problemi di ricostruzione. Io ringrazio le amministrazioni locali come L'Aquila che si stanno dannando l'anima, però, a livello di governo centrale e a livello di governo regionale, c'è una totale assenza, lontananza ed incapacità in tutte le zone colpite dal terremoto. Il 4 marzo si vince in Italia e poi la prospettiva è di mandare a casa il Pd anche dall'Abruzzo». Salvini si sofferma anche sulla questione dissesto idrogeologico. «Ci sono alcune regole europee che bloccano gli investimenti. Per il dissesto idrogeologico in Italia si stima una necessità di interventi per circa 20 miliardi di euro che sarebbero 20 miliardi ben spesi perché evitano danni più grandi e soprattutto morti e feriti. È il motivo per cui il governo Salvini per alcune regole, per alcuni vincoli europei si disinteresserà assolutamente perché se mi impediscono di ricostruire e si mettono contro l'Italia e gli italiani per me non esistono». Con Salvini erano presenti tanti esponenti politici e coordinatori come Giuseppe Bellachioma, Piero Fioretti, Marco Clementoni e la candidata per il collegio uninominale, Lucrezia Rasicci. Ma anche Alberto Bagnai, autore de "Il tramonto dell'euro" che Salvini metterebbe come testo di studio obbligatorio nelle scuole superiori di tutt'Italia. «Se ha svegliato me può svegliare tanti altri. Avere in Parlamento una persona come Alberto è garanzia per le famiglie, gli imprenditori e i risparmiatori italiani che Bruxelles e Berlino non ci fregano più».

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