L'obbligo di nomina degli scrutatori scade lunedì 12 e non ci sono i tempi tecnici, in questa tornata elettorale del 4 marzo, per applicare la regola approvata dal consiglio comunale per ricorrere al sorteggio, dunque si procederà con il vecchio metodo degli scrutatori indicati dai consiglieri comunali. La decisione sarà ufficializzata dalla commissione elettorale convocata per oggi in Comune ma il Movimento 5 Stelle grida già allo scandalo «per quella che sembra a tutti gli effetti una presa in giro» dicono Enrica Sabatini ed Erika Alessandrini, che nello scorso giugno condussero una dura battaglia in consiglio riuscendo a far approvare la selezione degli scrutatori per sorteggio. Come ha anche spiegato il dirigente Marco Molisani, la questione è legata a tempi da rispettare per legge: entro fine gennaio il Comune era tenuto, come ha fatto, ad aggiornare le liste degli scrutatori. Dal primo febbraio è stato pubblicato all'Albo pretorio l'avviso per l'iscrizione di nuovi scrutatori che scadrà il 15 marzo, quando l'appuntamento elettorale sarà già passato. Da qui l'esigenza, per stavolta, di seguire le vecchie regole. «Dopo il 15 marzo sarà possibile applicare il nuovo regolamento e nominare gli scrutatori per sorteggio» hanno spiegato a Palazzo di città. La prima occasione potrebbe essere data dalle Regionali in autunno, in caso di affermazione del governatore Luciano D'Alfonso nella corsa al Senato. Per il consigliere Massimo Pastore (FdI) «sarà comunque utile correggere alcuni passaggi del regolamento perché gli elenchi degli scrutatori andranno sempre aggiornati e questo non si può fare fissando delle date, ma facendo riferimento a un generico periodo antecedente le elezioni».
Spiegazioni che non sono bastate a spegnere proteste e polemiche delle consigliere cinquestelle: «Il nuovo regolamento consente di sorteggiare gli scrutatori con requisiti legati alla disoccupazione, alla condizione di studente, esodato, cassaintegrato, soggetto in mobilità ecc. per svincolare il sistema delle nomine da possibili parentopoli o lottizzazione di seggi così come è accaduto nel nostro Comune» hanno scritto, ricordando la nomina a scrutatrice della figlia dell'allora vicesindaco Del Vecchio. «Oggi, rifugiandosi dietro un tecnicismo - concludono - la politica di destra e sinistra sceglie di non procedere al sorteggio tout court e continuare, per elezioni così importanti, a nominare persone di fiducia segnalate da consiglieri ed assessori».