Iscriviti OnLine
 

Pescara, 24/11/2024
Visitatore n. 740.939



Data: 09/02/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Scrutatori, nessun sorteggio. Il regolamento messo da parte. Oggi la nomina dei 680. L'assessore Di Carlo: «Saranno favorite comunque le classi svantaggiate». Ma M5s insorge dopo il caso scoppiato per il referendum: «I nomi vanno comunque estratti»

PESCARA Saranno nominati oggi dalla commissione elettorale i 680 scrutatori pescaresi da impiegare nei seggi delle politiche del prossimo 4 marzo. Non ci sarà nessun sorteggio telematico, nonostante che lo preveda il regolamento approvato dal consiglio comunale l'8 giugno del 2017, dopo il polverone scatenato a novembre del 2016 da una cittadina che, esclusa dagli elenchi per il referendum del 4 dicembre, denunciò che, al suo posto, il politico a cui si era sempre rivolta, aveva messo sua figlia.Uno sfogo che, proprio sulle pagine del Centro, a novembre 2016 portò sotto i riflettori il sistema a chiamata diretta che, seppur previsto dalla legge, si mostrò di colpo in tutta la sua ipocrisia. Fu chiaro, anche se la legge lo prevedeva, che "la chiamata diretta" su segnalazione dei vari consiglieri e assessori comunali rischiava di prestare il fianco a facili clientelismi, sia pure per poche centinaia di euro, e con l'oggettivo vantaggio, per la politica di destra e di sinistra, di avere occhi fidati ai seggi.Per questo, dopo le polemiche cavalcate soprattutto dal Movimento 5 Stelle, a giugno il consiglio comunale approvò il regolamento della commissione elettorale che, stabilendo come criterio generale quello del sorteggio telematico, indica anche di quali categorie tener conto. E cioé disoccupati, inoccupati, studenti, pensionati minimi, esodati, casssintegrati e lavoratori in mobilità. Un sistema adoperato dai consigli comunali di mezzo Abruzzo che però, per il 4 marzo, a Pescara non potrà essere utilizzato, come ha formalizzato la commissione elettorale lo scorso 25 gennaio «per la mancanza dei tempi minimi necessari a garantire gli adempimenti di cui all'articolo 2 del regolamento», E cioè l'articolo secondo cui «dall'1 febbraio al 15 marzo il Comune pubblica ogni anno apposito avviso pubblico al fine di acquisire gli elementi utili allo svolgimento dei sorteggi degli scrutatori da utilizzare nelle eventuali tornate elettorali che si dovessero svolgere nell'anno stesso».«È un lavoro complesso», spiega l'assessore ai Servizi demografici Simona Di Carlo, che presiede la commissione elettorale, «che non ci ha consentito di applicare il nuovo regolamento, che sarà attuato per le prossime amministrative. Anche se», puntualizza, «a mio parere va comunque ritoccato, perché di difficile attuazione sia per quanto riguarda la separazione e l'individuazione delle categorie, sia per le successive notifiche che, con le eventuali defezioni, rischiano di portar via tantissimo tempo. In ogni caso», assicura Di Carlo, «anche senza sorteggio per il 4 marzo saranno chiamate le categorie più svantaggiate, con difficoltà lavorative. Abbiamo aggiornato e approvato l'albo degli scrutatori un mesetto fa e andremo a pizzicare in primo luogo loro». «Il Movimento 5 Stelle pretende che la volontà del consiglio comunale venga rispettata», insorgono le consigliere grilline Enrica Sabatini ed Erika Alessandrini ricordando «la durissima battaglia del M5s, per far votare l'applicazione del nuovo regolamento».«La politichetta di destra e di sinistra sceglie di non procedere al sorteggio tout court e continuare, per elezioni così importanti come quelle dei nuovi membri di Camera e Senato, a nominare persone di fiducia segnalate da consiglieri e assessori. Ma sei i tempi troppo ravvicinati tra la votazione consiliare e l'appuntamento elettorale anticipato per le politiche avrebbe causato un'impossibilità per gli uffici a procedere alla stesura del bando pubblico per la richiesta di inserimento da parte dei cittadini nelle specifiche fasce di categorie svantaggiate», allora, insistono le due consigliere, «che si proceda alla nomina degli scrutatori comunque con il metodo del sorteggio. Pur se questa volta non si avrà garanzia di nominare cittadini appartenenti alle categorie più svantaggiate. Ci auguriamo di non trovare alcun nome eccellente nelle liste fornite dalla commissione elettorale».

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it