TERAMO Non solo l'obiettivo di conquistare un seggio al Parlamento, ma anche quello di riconquistare Teramo e la Regione. Bagno di folla per l'apertura della campagna elettorale della lista "Noi con l'Italia-Udc", la cosiddetta quarta gamba dello schieramento di centrodestra: gremita la sala polifunzionale della Provincia, con tanta gente in piedi, per un colpo d'occhio praticamente uguale a quello che qualche giorno fa ha visto, nella stessa sala, l'avvio della campagna elettorale del Pd con Luciano D'Alfonso. E proprio al «governatore che scappa» è stato dedicato il passaggio centrale dell'intervento di Gianni Chiodi, capolista al proporzionale nel collegio Teramo-L'Aquila, dopo che il suo partito, Forza Italia, lo ha clamorosamente escluso dalle sue liste. «Luciano D'Alfonso sta vendendo fumo per giustificare la sua fuga dalla Regione», ha detto tra l'altro Chiodi, «illudendo i cittadini sul fatto che farà il ministro: è tutto falso e la gente lo capirà, è più facile che il ministro lo faccia Mauro Di Dalmazio che lui!». Non lo farà, ha chiosato poi Chiodi, perché il Pd perderà le elezioni, per cui quello di D'Alfonso sarebbero solo delle «fanfaronate». «Nel 2013 io scelsi di non candidarmi pur avendo un posto quasi sicuro al Senato», aggiunge, «scelsi di rimanere alla guida della Regione. Con noi c'è l'Abruzzo che non molla e che non scappa, questo è il territorio che vogliamo tornare a rappresentare». Chiodi ha ribadito poi la paternità di molti dei suoi risultati da governatore: «Vi cito tre risultati che D'Alfonso falsamente si attribuisce ma che sono frutto del nostro lavoro: l'uscita della sanità dal commissariamento, gli investimenti negli impianti sciistici e quelli per il progetto Bike to coast».Con Mauro Di Dalmazio a fare gi onori di casa come moderatore dell'incontro, c'è stato anche l'intervento di Gaetano Quagliariello, candidato del centrodestra nel collegio uninominale Teramo-L'Aquila del Senato, il quale ha chiesto alla platea un applauso per Matteo Renzi, «che è riuscito in un'impresa nella quale noi ci cimentavamo da anni: la distruzione del Pd». Quagliariello ha rievocato le scorse elezioni regionali parlando di «un complotto ai danni del centrodestra», che però «a partire da queste elezioni politiche, e a seguire con le elezioni comunali di Teramo e con le elezioni regionali che si terranno per sostituire il governatore in fuga verso Roma», potrà riscattarsi. «Due sono i motivi per i quali vi chiedo di votarmi», ha detto a sua volta Giulio Sottanelli, capolista al Senato nel proprorzionale: «Innanzitutto perché sono l'unico candidato al Senato che sia espressione della provincia di Teramo e di quella dell'Aquila, visto che tutti gli altri senatori col seggio quasi sicuro sono di Pescara, di Vasto o addirittura non abruzzesi. Vi chiedo poi il sostegno a Noi con l'Italia-Udc perché siamo la forza che consentirà alla coalizione di governare e saremo noi il cuore moderato, liberale e cattolico, che sarà anche argine nei confronti delle posizioni più estreme e populiste». Presenti all'incontro di ieri mattina anche la candidata del centrodestra al collegio uninominale di Teramo della Camera, la giovane leghista Lucrezia Rasicci, e gli altri candidati di "Noi con l'Italia" del collegio proporzionale Teramo-L'Aquila Simona Mei, Adelio Di Natale e Beta Costantini, e i candidati al Senato nel collegio Abruzzo Franca Camplone, Giuseppe Marcuccitti e Desirée Del Giovine.