PESCARA Doveva e poteva essere un'occasione importante per discutere sull'istituzione della Nuova Pescara e al tempo stesso della legge regionale per L'Aquila capoluogo, ma non se n'è fatto nulla. Si è risolta con un flop clamoroso la convocazione emanata ieri dalla Prima commissione consiliare per l'audizione dei presidenti dei consigli comunali di Pescara, Spoltore e Montesilvano ed è finita allo stesso modo quella indirizzata al primo cittadino aquilano.
«La convocazione dell'audizione ci è pervenuta solo nel pomeriggio di venerdì e non c'era un adeguato margine di tempo per poter aderire alla richiesta, ragion per cui abbiamo chiesto e ottenuto un rinvio a dopo le elezioni del 4 marzo» ha commentato Francesco Pagnanelli, presidente del consiglio comunale pescarese, autore della nota congiunta inviata alla Prima commissione consiliare della regione e firmata anche dai colleghi Lucio Matricciani, di Spoltore, e Umberto Di Pasquale, di Montesilvano. Identica, nella sostanza, la risposta che il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, ha inviato ieri mattina: della serie, abbiamo altro da fare. Anche perché, nel pieno della campagna elettorale, i lavori istituzionali del consiglio regionale sono bloccati e l'oggetto delle due convocazioni non è in cima alla lista delle priorità.
Non dev'essere stata causale l'idea di combinare insieme le audizioni su Nuova Pescara e L'Aquila capoluogo, un chiaro segnale politico di attenzione alle due problematiche rivolto più all'elettorato, però, che non ai rappresentanti degli enti interessati, come dimostrato dalla corale richiesta di rinvio.
SPIAZZATO
In tale contesto c'è stato anche un elemento di sorpresa e cioè la convocazione del sindaco di Francavilla, Antonio Luciani, all'incontro sulla Nuova Pescara. Invito che ha spiazzato anche il diretto interessato: «Anch'io non sono andato all'incontro perché avvisato del rinvio - ha spiegato il primo cittadino francavillese -, tuttavia la chiamata mi ha sorpreso e non ne capisco il motivo. Sono favorevole al tavolo dei sindaci per contrastare l'inquinamento e partecipo in modo convinto alle iniziative per l'area metropolitana, ma qui si parla di qualcosa di molto diverso: tra l'altro Francavilla è in provincia di Chieti e fondere città di province diverse non sarebbe una competenza della Regione, bensì dello Stato». A meno che dietro questa convocazione del sindaco Luciani non ci fossero altri obiettivi, incluso quello di far saltare il progetto, come qualcuno ipotizza.
SOSPIRI A VUOTO
Chi ieri ha fatto un viaggio a vuoto da Pescara all'Aquila è stato invece il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale, Lorenzo Sospiri: «Pur non facendo parte della Prima commissione ero molto interessato a conoscere l'esito dell'audizione, alla quale per inciso mi aspettavo di trovare anche il governatore Luciano D'Alfonso. Uno spreco di tempo e anche di denaro della collettività - ha stigmatizzato l'esponente forzista - perché ieri non era giorno di rientro in Regione e la doppia convocazione, benché andata a vuoto, ha tuttavia comportato spese aggiuntive per il personale. La chiamata del sindaco Biondi era un fatto puramente formale, tanto per far vedere che si parlava anche dell'Aquila. L'impressione è che nel pieno della campagna elettorale il tema della Nuova Pescara sia destinato a sparire dalla scena. Anche perché - ha aggiunto Sospiri - dopo il 4 marzo D'Alfonso andrà a Roma e ad approvare la legge sulla fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore spetterà al prossimo consiglio regionale: la fusione si farà, ne sono convinto, ma dopo il 2022 perché è la prima volta che in Italia si discute una fusione fra tre località e serve tempo» ha concluso Sospiri.