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Data: 13/02/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Pedaggi autostradali. Lettera a Mattarella

AVEZZANO «La lettera? È pronta, stiamo raccogliendo le ultime firme e poi parte»: è Velia Nazzarro che parla, la sindaca di Carsoli. E' lei la Pulzella d'Orleans, l'ispiratrice e la organizzatrice della rivolta contro l'aumento del pedaggio autostradale sull'A24 e A25. Perché proprio lei? Per due o tre motivi che ormai sono chiari a tutti. Uno di ordine pratico. Per tutto il pomeriggio di ieri la Nazzarro ha convocato al Municipio di Carsoli un summit di tutti i sindaci di confine. Dei primi cittadini, cioè, di Abruzzo e Lazio, che sono direttamente interessati al problema dell'autostrada. Tra loro in prima fila il sindaco di Aielli, Enzo Di Natale, che parte ogni volta lancia in resta anche se davanti ha un carro armato e che consegnò al ministro Delrio la sua chiavetta che conteneva 112.000 adesioni al suo appello antipedaggi. Non perché il problema non sia sentito in tutto l'Abruzzo, è vero, ma alcuni primi cittadini avrebbero un po' nicchiato per calcoli politici. «Ecco perché andiamo al Presidente della Repubblica: noi andremo avanti a oltranza - spiega la sindaca -, siamo stati al Ministero e abbiamo chiesto gli atti. Non ci hanno risposto con entusiasmo e allora dobbiamo ritornarci a breve». Ma come? Il Ministro Delrio si era mostrato disponibile. «Proprio così - spiega la Nazzarro - lui disponibile e il suo ministero, non dico di no, ma insomma». È anche la ragione per la quale ora è pronta la missiva a Mattarella. E cosa c'è scritto? «Innanzitutto abbiamo spiegato la situazione e poi chiesto di intervenire. Dunque: apposte le ultime firme si parte». E intanto a Carsoli in questi giorni sfilava il carro allegorico del Carnevale nel quale i pendolari e la gente abruzzese venivano raffigurati come i polli del macellaio, adeguatamente spennati e esposti alle voglie gastronomiche della gente. E poi Carsoli un tempo era la sede di un mega nucleo industriale, ora ridotto alla rovina dalla deindustrializzazione. «Erano aziende alle porte di Roma che, con l'autostrada, era raggiungibile nel giro di pochi minuti».

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