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Pescara, 24/11/2024
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Data: 14/02/2018
Testata giornalistica: Il Centro
I passi da fare per ottenere l'assegno. L'anticipo è per i nati entro il 31 luglio 1955 per l'anno in corso. La richiesta va rivolta all'Inps

ROMA L'Inps ha dato il via alla possibilità di presentare le prime domande di certificazione per accedere all'Ape volontario, il «prestito finanziario con garanzia pensionistica» che consentirà a chi avrà almeno 63 anni e 5 mesi di uscire in anticipo dal lavoro con un reddito ponte fino alla pensione. Ecco in sintesi chi può chiedere l'Ape volontario e quali sono i costi della misura sperimentale valida fino al 2019.Nati entro il 31 luglio 1955 per il 2018, entro 31 luglio 1956 per il 2019. Possono chiedere l'Ape i lavoratori con almeno 63 anni e cinque mesi che siano distanti non oltre 3 anni e sette mesi dalla pensione di vecchiaia purché abbiano maturato almeno 20 anni di contributi. Il requisito è passato a 63 anni e cinque mesi dato che nel 2019 cresce di cinque mesi l'età per l'accesso alla pensione di vecchiaia (arrivando a 67 anni). La pensione certificata dall'Inps al netto della rata di ammortamento corrispondente all'Ape richiesta, deve essere pari o superiore a 1,4 volte il trattamento minimo (quindi nel 2018 a 710,388 euro al mese). Non possono ottenere l'Ape coloro che hanno già maturato il diritto alla pensione.Inps certifica diritto ad ape e comunica importo minimo e massimo ottenibile. Il minimo che si può ottenere è 150 euro mensili per sei mesi. L'importo massimo non può superare il 75% del trattamento pensionistico mensile nel caso l'erogazione dell'Ape richiesta sia superiore a tre anni; l'80% se la durata del prestito è tra i 24 e i 36 mesi, l'85% se la durata è tra 12 e 24 mesi e il 90% se è inferiore a 12 mesi. Il prestito viene erogato su 12 rate mensili, senza tredicesima. Il prestito si restituisce in 20 anni con una decurtazione della pensione.Le rate sono mensili (nel complesso 240) ed è esclusa la tredicesima che quindi non ha la decurtazione. Per ottenere il prestito la rata di ammortamento mensile, sommata ad eventuali rate per prestiti ancora aperti, non deve superare il 30% del trattamento pensionistico (al netto di eventuali rate per debiti erariali e di eventuali assegni divorzili o di mantenimento dei figli). Domanda all'Inps con Spid.Si sceglie l'istituto finanziatore del prestito (al momento hanno aderito Unicredit e Intesa) e l'assicurazione che farà un contratto contro il rischio di premorienza e si fa domanda di Ape contestualmente alla richiesta per la pensione di vecchiaia. Nella domanda il lavoratore indicherà la quota di Ape chiesta e se vorrà o meno accedere al finanziamento supplementare per avere l'Ape fino all'effettiva età di pensionamento qualora nella fase di erogazione del prestito intervenga l'adeguamento dei requisiti pensionistici. La domanda viene trasmessa all'ente finanziatore che può rigettarla. Possibile estinzione anticipata prestito.E' possibile l'estinzione anticipata del prestito o l'estinzione parziale con la definizione di una nuova rata di ammortamento. Costi. La trattenuta sulla pensione tiene conto del capitale, del tasso di interesse, del costo del premio assicurativo contro il rischio di premorienza e del fondo di garanzia e sarà pari a circa il 4,52% annuo. L'incidenza dei costi effettivi (esclusa la restituzione dell'Ape ricevuta) per un prestito di 12 mesi è dell'1,57% circa. È riconosciuto un creduto di imposta annua nella misura del 50% degli interessi sul finanziamento e dei premi assicurativi per la copertura del rischio di premorienza. L'Ape, essendo un prestito, è esente da tasse e contributi.



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