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Pescara, 24/07/2024
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Data: 16/02/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Fi: «Troppi atti nulli» Paolucci: «La giunta lavora correttamente»

PESCARA L'ironia a uso e consumo della campagna elettorale. Ed è così che i consiglieri regionali di Forza Italia, Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri, si presentano alla stampa indicando col dito la vecchia locandine di un celebre film: la Banda degli Onesti, dove una antica litografia è utilizzata per stampare banconote false in quantità industriale. Due giganti del cinema, come Totò e Peppino De Filippo, prestati alla propaganda politica per colpire l'avversario numero uno: Luciano D'Alfonso. Dalle banconote false alle delibere «esclusivamente di sapore elettorale» prodotte negli ultimi mesi dalla giunta regionale. Questo il succo del messaggio con cui i due esponenti dell'opposizione contestano una serie di atti che porterebbero il marchio di fabbrica del governatore, candidato al Senato del Pd. Nel mirino ci sono soprattutto 45 delibere di giunta, prodotte tra gennaio e febbraio dove, oltre all'assenza quasi costante di tre assessori (Sclocco, Di Matteo e Gerosolimo) si registrerebbero in molti casi quelle delle firme di dirigenti, direttore di area e segretari, che renderebbero nulli gli atti. Tra queste si cita la delibera del 2 febbraio scorso con cui sarebbe stato corretto l'atto aziendale della Asl di Pescara del 24 gennaio sugli ospedali di Penne e Popoli, con l'inserimento di altri reparti e unità complesse. Un atto, denunciano i due esponenti di Forza Italia, «privo delle firme dei dirigenti e dei direttori, e dunque nullo».
«La ditta D'Alfonso - commenta Sospiri - cerca di recuperare consenso con i fantamilioni di euro distribuiti quotidianamente a destra e a manca, e con una serie di atti sugli ospedali che non passerebbero mai alla verifica del tavolo nazionale di monitoraggio del prossimo 31 marzo, quando D'Alfonso sarà già senatore». Anche Febbo, presidente della commissione di Vigilanza della Regione, parla di «gravi lacune legislative, giuridiche e amministrative» riscontrate nelle ultime delibere di giunta: «Per la prima volta - incalza l'esponente di Fi - un assessore (Silvio Paolucci) e un Direttore generale (Vincenzo Rivera) ricoprono addirittura il ruolo di Segretario di giunta durante le sedute. Una maggioranza in frantumi, con D'Alfonso unico manovratore».
Silvio Paolucci ricorda a Febbo e Sospiri che in base alla delibera 99 del 23 febbraio 2016, è consentita la surroga del segretario di giunta con due sostituti, nella fattispecie Fabrizio Bernardini e Stefano Valeri. In assenza del titolare e dei suoi sostituti, l'incarico può essere assolto legittimamente da un componente dell'esecutivo. Sull'atto aziendale della Asl di Pescara: «Si tratta - spiega l'assessore - di un documento che contiene annotazioni strategiche e di indirizzo. Quanto alla delibera sull'ospedale di Atessa l'astensione dell'assessore Di Matteo non inficia né la validità della seduta, né l'approvazione della delibera, in quanto per garantire il numero legale è sufficiente la presenza di tre assessori più il presidente. In sintesi quanto denunciato dai due notai di Forza Italia è privo di fondamento. Il solito modo di buttarla in caciara per motivi squisitamente elettorali, mentre noi continuiamo a lavorare e a fare parlare i fatti».

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