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Data: 18/02/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Forza Italia, Brucchi sul palco il candidato Gatti non parla. L'ex sindaco: «Sono fiero di non aver cercato un'altra poltrona su cui sedermi»

Un emozionato Maurizio Brucchi, ex sindaco di Teramo e vice coordinatore regionale di Forza Italia, ha aperto la presentazione dei candidati del partito che si è tenuta ieri pomeriggio nella sala polifunzionale della Provincia. «Mi hanno definito un fiancheggiatore di Forza Italia ha detto Brucchi ebbene sono fiero di esserlo, se questo significa essere coerenti. Io non faccio come chi, se non ha la poltrona, va da un'altra parte». Il sindaco è poi tornato a sul posto, in prima fila, mentre sul palco sono rimasti tutti i candidati, presentati dal coordinatore provinciale Vincent Fanini: Paola Pelino, Rita Ettorre, Guido Quintino Liris, Antonio Del Corvo, Nazario Pagano. La candidata di coalizione alla Camera nel collegio uninominale, Lucrezia Rasicci, ha portato un suo breve saluto, così come ha fatto anche il candidato del centrodestra al Senato nel collegio uninominale L'Aquila-Teramo, Gaetano Quagliariello, che ha parlato anche del governatore Luciano D'Alfonso. «Il problema della sua permanenza alla guida della Regione fino a dicembre ha detto Quagliariello risponde innanzi tutto a profili etici e politici. Dopo aver scelto di abbandonare anzitempo l'incarico al quale i cittadini lo avevano designato, nel caso di elezione al Parlamento dovrebbe, come hanno fatto alcuni suoi predecessori, formalizzare la sua opzione alla prima seduta utile del Senato. Qualsiasi diversa condotta rivelerebbe una concezione proprietaria delle istituzioni e la sua considerazione della Regione Abruzzo alla stregua di una buvette, dove si consuma finché c'è convenienza politica e personale».
Pagano ha chiamato sul palco Paolo Gatti, anche lui seduto in prima fila, in posizione antitetica a quella di Brucchi: il vicepresidente del Consiglio regionale è rimasto però solo per pochi secondi, giusto il tempo che è servito ai fotografi per fare qualche scatto e poi è sceso. Una scelta, quella di non intervenire, che nasce dalla rottura, ormai definitiva con Brucchi: dopo essere stato accusato di tradimento, Gatti ha chiuso le porte a Brucchi, rimandando la resa finale dei conti al giorno successivo alle elezioni, ma decidendo, nel frattempo, di non parlare in tutti quei contesti pubblici in cui lo fa l'ex primo cittadino. Gatti ha però consegnato un foglio a Pagano, sul quale aveva annotato tutti i nomi dei sindaci della provincia seduti in platea, che poi sono stati salutati ad uno ad uno dal coordinatore regionale di Forza Italia: non solo un gesto di cortesia, ma anche una sorta di firma sulla ragione della loro presenza.
Pagano è tornato ancora una volta sul tema della scarsa rappresentanza territoriale nelle liste, ribadendo di aver costruito in maniera certosina un elenco di candidati in modo da dare spazio ad ogni provincia, «il coordinatore regionale può arrivare fino ad un certo punto ha spiegato - ci sono esigenze nazionali da rispettare». Molto combattiva si è mostrata Rita Ettorre, imprenditrice della provincia di Teramo, che, pur non essendo collocata in posizione utile per essere eletta (almeno sulla carta) si è detta orgogliosa di rappresentare il suo territorio, spiegando i punti chiave del programma della coalizione di centrodestra. Altrettanto determinata è stata Paola Pelino, che ha ringraziato Silvio Berlusconi per averla scelta ancora nella sua squadra, attaccando i Cinque stelle.

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