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Pescara, 24/07/2024
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Data: 19/02/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Succede a Chieti. Rischio predissesto e tasse al massimo. I revisori denunciano: «Buco da 15,7 milioni in Comune, serve un piano di rientro con aumenti e blocco delle spese»

CHIETI Adesso è reale il rischio tasse al massimo a Chieti: i revisori dei conti tornano a denunciare le finanze disastrate del Comune con un buco da quasi 16 milioni di euro e, per la prima volta, invitano l'amministrazione Di Primio a dichiarare il predissesto finanziario. Vuol dire tasse più alte, spese bloccate e tagli ai servizi comunali. Come è stato fatto a Pescara nel 2015. Il verbale numero 70 dei revisori segnala ancora una volta «forte criticità» nella riscossione delle tasse, gela l'amministrazione del sindaco Umberto Di Primio e alimenta lo scontro politico tra maggioranza e opposizione alla vigilia delle elezioni del prossimo 4 marzo. Il collegio dei revisori, con la presidente Ilaria Valentini ed Enza Di Domenico, dice che a Chieti si incassa troppo poco. E ora i revisori pretendono una «relazione dettagliata» sull'attività della Teateservizi. I revisori vogliono sapere tutti i movimenti: «Le somme incassate, le somme ancora da riscuotere, l'ammontare delle somme da riscuotere su cui si è attivati coattivamente/giudizialmente, in che misura sussistono residui attivi ormai prescritti o di impossibile riscossione».Il 27 settembre scorso, era stata la Corte dei Conti a mettere in guardia l'amministrazione da un «disequilibrio di cassa pari a 14,9 milioni di euro» chiedendo un'immediata inversione di rotta. Ma, in tre mesi, la situazione si è aggravata con un altro milione in fumo: il buco è cresciuto fino a 15.771.022,60 euro. Una cifra troppo grande che, per i revisori, rappresenta un punto di non ritorno: «Stante la notevole esposizione di cassa», dice il verbale, «il collegio ribadisce di valutare l'adozione di un piano di rientro adeguato e in particolare di prendere in considerazione l'adesione alla procedura di riequilibrio finanziario». Cioè dichiarare il predissesto perché le casse del Comune sono vuote. E non sono soltanto i revisori a dire che i conti del Comune sono in rosso: lo rivela anche una lettera del dirigente alle Finanze Franco Rispoli inviata al sindaco e all'assessore Valentina Luise. «La Teateservizi, ancora oggi, non sembra riuscire a garantire l'auspicato "balzo in avanti" sulla capacità di riscossione che», dice la nota del dirigente, «risulta necessario per il miglioramento e ripristino degli equilibri di cassa e che determinerebbe anche ricadute positive sulla capacità di spesa che è già erosa dal fondo crediti di dubbia esigibilità». E poi anche Rispoli si pronuncia sul predissesto: «Mi permetto di considerare favorevolmente le raccomandazioni e gli inviti formulati dal collegio dei revisori», afferma il dirigente che, però, invita a prendere tempo in vista della chiusura dei conti del 2017.

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