PESCARA Sta per partire l'iter per completare finalmente la strada Pendolo, l'ennesima opera pubblica rimasta incompiuta per anni per mancanza di fondi. Ora, i soldi sono stati trovati.«Verrà iscritta all'ordine del giorno del prossimo consiglio comunale la delibera per il completamento della strada Pendolo», spiegano in una nota congiunta il sindaco Marco Alessandrini, il vice sindaco Antonio Blasioli e l'assessore Giacomo Cuzzi, «è un atto importante che ci consente di completare la progettazione dell'arteria stradale». I lavori verranno realizzati in due lotti dell'importo complessivo di 5.275.000, cioè 3.500.000 più 1.775.000. «Pescara si taglierà come un pendolo, da via del Circuito fino a via Rio Sparto», fa presente Blasioli, «si tratta della naturale prosecuzione del tratto di Pendolo già esistente che corre dinanzi alla sede di Tua e arriva fino alla Tiburtina. Una strada che già è stata capace di riqualificare un quartiere e siamo convinti che anche questa prosecuzione, oltre a risolvere il problema del labirinto di stradine che intersecano la Tiburtina ed inadatte al transito di molteplici auto, consentirà il transito di autovetture bici e bus con una tempistica tale da decongestionare il traffico sulle piccole strade di quartiere».«Il primo tratto del Pendolo dovrà sfondare il muro attualmente presente sulla Tiburtina», precisa il vice sindaco e assessore ai lavori pubblici, «per farlo abbiamo raggiunto un accordo con i proprietari dell'area all'interno del Piano urbanistico esecutivo e la delibera che andrà a giorni in consiglio servirà proprio a chiedere l'autorizzazione alla sottoscrizione di questo accordo».I proprietari avrebbero già dato un assenso di massima all'accordo. Si tratta delle società Riabita, Girolimetti e Cardelli. «Rapposelli non ha aderito e per lui abbiamo già avviato il procedimento espropriativo», rivela Blasioli. L'accordo prevede di trasferire le volumetrie esistenti sui terreni in altre aree all'interno del Piano urbanistico esecutivo.«Una volta che il consiglio comunale si esprimerà in merito all'accordo», avverte Blasioli, «attenderemo la risposta definitiva dei privati e a quel punto bisognerà aspettare solo la registrazione della convenzione delle periferie alla Corte dei conti. Il Comune avrà quindi a disposizione sessanta giorni per inviare i progetti approvati su cui stiamo già lavorando e infine si procederà con l'appalto dell'opera». «È ipotizzabile che i lavori possano iniziare prima di novembre», conclude il vice sindaco.