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Pescara, 24/07/2024
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Data: 20/02/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Il caso dell'ingegnere dai cento incarichi alla Corte dei conti

IL PROCESSO Il Comune di Montesilvano trascina in giudizio davanti alla Corte dei Conti l'ingegnere Angelo Bellafronte Taraborrelli, ex dirigente dei lavori pubblici durante l'amministrazione Cordoma, un professionista di fiducia del centrodestra che è stato anche dirigente del Comune di Pescara durante l'amministrazione Albore Mascia. Tutto ruota intorno a un preteso credito di 320 mila euro circa. La vicenda è passata dal tribunale del lavoro di Pescara alla magistratura contabile e adesso, su richiesta del vice Procuratore generale Massimo Perin, approda al giudizio; è stata un'indagine condotta nel 2012 dalle Fiamme gialle nel 2012 ad accertare che il dipendente al Comune di Montesilvano, con incarico dirigenziale (contratto full time con qualifica di dirigente del settore lavori pubblici), avrebbe svolto negli anni 2000/2009 «prestazioni professionali per conto di società e dello stesso Comune di Pescara senza la prescritta autorizzazione dell'ente di appartenenza».Non solo. Secondo l'accusa, Taraborrelli non avrebbe anche riversato i proventi derivanti lo stesso incarico extra ufficio, di qui l'avvio del contenzioso per il quale ora l'ingegnere rischia di dover tirare dalle proprie tasche la cospicua somma di trecentomila e passa euro. Diversi gli incarichi finiti sotto la lente di ingrandimento della Procura regionale contabile: da quello svolto per la Società ingegneria regionale Sir spaa quello del Comune di Pescara; da quello al Consorzio per lo sviluppo industriale Chieti-Pescara alle prestazioni per la società cooperativa Murri. Nei vari casi contestati Taraborrelli avrebbe svolto, Per conto del Comune di Pescara, funzioni di direttore dei lavori e responsabile della sicurezza in fase di esecuzione per Il collettore rivierasco e per la realizzazione del primo lotto funzionale dell'aerostazione merci all'interno dell'aeroporto.
LA LINEA DIFENSIVA A sua difesa, Taraborrelli, assistito dall'avvocato Augusto La Morgia, ha evidenziato come «ad eccezione della direzione dei lavori della filovia, che aveva regolare autorizzazione, tutti gli altri incarichi contestati erano stati assunti prima dell'inizio del rapporto di lavoro con il Comune di Montesilvano». Dal canto suo l'avvocato Giancarlo D'Angelo, legale del Comune di Montesilvano aveva evidenziato come «alla richiesta di dichiarare, da parte di Taraborrelli, di non avere altri rapporti di impiego pubblico o privato, e di non trovarsi in condizioni di incompatibilità, il tecnico non aveva risposto». Sempre il Comune aveva posto all'attenzione della magistratura come «gli incarichi esterni dell'ingegnere Taraborrelli, erano diversi e ulteriori rispetto a quelli da lui stesso indicati». Per il vice Procuratore Generale, Perin, «nel caso di specie emerge un evidente pregiudizio erariale per il Comune di Montesilvano». Ora l'ultima parola spetta alla Sezione giurisdizionale che dovrà emettere sentenza.

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