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Data: 20/02/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Tempesta politica sull'Abruzzo in piena campagna elettorale

LO SCENARIOAVEZZANO La decisione del Consiglio di Stato per quanto riguarda la nuova geografia politica di Avezzano praticamente ribalta la proclamazione degli eletti varata dalla Commissione elettorale in prima istanza. Il fatto che essa sia arrivata in piena campagna elettorale sta già provocando una tempesta politica ed una serie di riflessioni obbiettive da porre in campo.La prima riguarda il fatto che la Giunta Di Pangrazio non si è mai proclamata «di centrosinistra». Gianni Di Pangrazio ci ha tenuto sempre a sostenere di essere «un tecnico super partes». Il fatto che in maggioranza ci siano elementi appartenenti al centrosinistra può anche sostenersi per quanto riguarda il sindaco Gabriele De Angelis il quale ha ricevuto consensi chiaramente provenienti da una parte del Pd.L'altra riflessione anche su quanto accade o potrebbe accadere all'Aquila. Nel caso del Comune dell'Aquila sono mancati 41 voti alle liste del centrosinistra per superare la fatidica soglia del 50 per cento al primo turo. L'8 marzo prossimo ricominceranno i riconteggi ammessi dal Tar presso la Prefettura dell'Aquila per concludere i lavori il 5 aprile. Il 9 maggio, quindi, ci sarà l'udienza presso il Tar che deciderà se scatterà o meno anche qui l'Anatra zoppa. Il centrosinistra si è sempre detto fiducioso che dai riconteggi usciranno i 41 voti necessari tanto che alcuni (si parla della metà) sono già stati accertatati nei riconteggi finora effettuati.Ma nel capoluogo abruzzese la situazione è diversa dal momento che la maggioranza vincente è chiaramente di centrodestra. Nel caso di Di Pangrazio appare scontato (anche se ufficialmente non apertamente confessato) che il centrosinistra i voti dell'ex sindaco dovrà guadagnarseli con il sudore della fronte.Dal punto di vista politico emergono due posizioni da esaminare con attenzione. La prima riguarda De Angelis che per oggi ha convocato una conferenza stampa in Comune. Annuncerà le dimissioni (in questo caso scatterà il conto dei giorni per quanto riguarda le elezioni subito o tra un anno) confermando quanto già sostenuto precedentemente o varerà una nuova maggioranza già studiata a tavolino? La seconda riguarda il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, non candidato alle politiche e fratello di Gianni. Quali decisioni assumerà nella prossima campagna elettorale alla luce di quanto accaduto nelle ultime ore? La politica dovrà decidere subito dove andranno a finire i voti di De Angelis e quelli dei Di Pangrazio dal momento che se De Angelis vorrà mantenere una sua maggioranza dovrà mettere sul piatto alcune concessioni.

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