ROSETOMaterassi, poltrone e sedie accatastati alla rinfusa. È una vera e propria discarica quella che da diversi giorni si può trovare all'interno dell'autoporto di Roseto. Il fenomeno dell'abbandono dei rifiuti è sempre più in aumento in diverse zone del territorio rosetano, per esempio la riserva del Borsacchio, viale Makarska e la foce del fiume Vomano, oltre ad altre piccole zone nelle frazioni. All'autoporto, purtroppo, l'area dove i cittadini potevano conferire i propri rifiuti ingombranti esibendo la carta d'identità e l'ultima bolletta pagata, è sotto sequestro dal 17 luglio 2017 nell'ambito di un'inchiesta aperta per la presunta presenza di rifiuti non conformi. Di conseguenza, per il loro ritiro è necessario chiamare la ditta Diodoro ecologia al numero verde 800127644 o al numero fisso 0858930487. «Stiamo cercando in tutti i modi la via per ottenere il dissequestro dell'area dell'autoporto», dice l'assessore alla manutenzione e all'ambiente Nicola Petrini, «ma è molto difficile. Ci rendiamo conto che è una situazione di disagio per la cittadinanza, ma questo non giustifica l'abbandono indiscriminato di rifiuti in varie zone della nostra città. Basta chiamare la ditta Diodoro Ecologia per prenotare il ritiro degli ingombranti e la ditta, tempo una settimana, al massimo due, provvede. Forse qualcuno non chiama perché, magari, non avrà pagato l'ultima bolletta e, di conseguenza, non può usufruire del servizio». Lo scorso agosto Petrini dichiarò che era previsto un nuovo centro di raccolta comunale per ingombranti e potature, dietro lo stadio Fonte dell'Olmo, che il progetto era stato già finanziato dalla Regione per un importo di 250 mila euro e che sarebbe stato pronto per questa estate. «Purtroppo per quest'anno non riusciamo a realizzare il nuovo centro di raccolta», spiega Petrini, «se ne riparlerà nel 2019. E' necessario per noi perché risolverebbe molti problemi attuali».