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Data: 20/02/2018
Testata giornalistica: Prima da Noi
Bus Cerella, «autisti superano i limiti di velocità per rispettare orari imposti dall’azienda». La grave accusa dell’Ugl

VASTO. Gli autisti della ditta Cerella, per rispettare gli orari imposti dalla proprietà sono costretti ad andare ben oltre i limiti di velocità consentiti dalla legge, per arrivare a Napoli nel tempo stabilito, violando ripetutamente il codice della strada.

La grave accusa arriva dal segretario regionale dell’Ugl, Giuseppe Lupo che spiega: «ovviamente, se l’autista viene fermato dalle forze dell’ordine, ne risponde personalmente sia a livello economico che perdendo punti sulla patente». Ma il sindacato sottolinea anche la mancanza di sicurezza, sia per l’autista che per i passeggeri, percorrendo velocemente strade a dir poco dissestate e pericolose come la Trignina.
E poi l’affondo: «questo poco importa all’azienda, contano più i circa 30/40 minuti guadagnati su 200 Km di percorrenza. Minuti ricavati facendo le corse, perché un’altra genialata di Cerella è l’agente unico. Si, a Napoli si va con il solo autista che, oltre a guidare, deve fare all’occorrenza biglietti e deve abbandonare il posto di guida ad ogni fermata per caricare e scaricare bagagli».

Con il secondo agente invece, spiega il sindacato, si garantirebbe una migliore qualità e maggiore sicurezza del viaggio assicurando, sia al passeggero che al primo agente, tutta la sua assistenza, anche in termini di guida.
«Per di più», sottolinea Lupo, «ci sarebbe un maggior controllo sulla clientela che sale a bordo senza pagare o viaggia con un biglietto per una tratta ridotta, per poi scendere ai capolinea di Napoli o Vasto. Il male dei giorni nostri, quell'evasione tariffaria che con il secondo agente si potrebbe evitare, forte anche di un accordo ancora in essere e che è previsto lungo la linea Vasto-Napoli, ma che l'azienda continua, senza valido motivo, a negare».
L’Ugl denuncia anche turni disagiati a cui sarebbero sottoposti gli autisti, con minuti di riposo fra una corsa e l’altra «ridotti al minimo» costretti a volte a cambiare tre autobus fra corse regionali e ministeriali per completare il proprio turno.
Oltre a segnalare una scarsa manutenzione sui mezzi, il sindacato contesta il fatto che le officine siano chiuse il sabato pomeriggio e la domenica: «i reperibili spesso non sono reperibili e, nella migliore delle ipotesi, se bisogna intervenire con un autobus in sostituzione, bisogna trovare l’autista “disponibile” che spesso di domenica non c’è».

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