VASTOInsicuri, costretti a superare i limiti di velocità per rispettare le tabelle di marcia e a sopportare viaggiatori non in regola per mancanza di personale. Le condizioni dei dipendenti delle autolinee Cerella a giudizio dell'Ugl sono piuttosto critiche. Il presidente Angelo Pollutri smentisce e ricorda che eventuali problemi vanno discussi e risolti durante le riunioni. La nota della segreteria regionale Ugl è dura. «Gli autisti della ditta Cerella, per rispettare gli orari imposti dalla proprietà e dai suoi dirigenti, sono costretti ad andare ben oltre i limiti di velocità consentiti dalla legge, per arrivare a Napoli nel tempo stabilito, violando ripetutamente il codice della strada. Ovviamente, se l'autista viene fermato dalle forze dell'ordine, ne risponde personalmente sia a livello economico che perdendo punti sulla patente», annota il segretario regionale Giuseppe Lupo. A detta del sindacato, mancherebbe la sicurezza su un percorso disagiato e pericoloso come la Trignina. E ancora: «L'autista, oltre a guidare, deve fare all'occorrenza biglietti e deve abbandonare il posto di guida ad ogni fermata per caricare e scaricare bagagli». Il sindacato invoca un secondo agente per un maggior controllo sui "portoghesi". «È numerosa la clientela che sale a bordo senza pagare o viaggia con un biglietto per una tratta ridotta, per poi scendere ai capolinea di Napoli o Vasto», continua l'Ugl, «lamentiamo comportamenti antisindacali, scarsa manutenzione sui mezzi, officine chiuse il sabato pomeriggio e la domenica. I reperibili spesso non sono reperibili e, nella migliore delle ipotesi, se bisogna intervenire con un autobus in sostituzione, bisogna trovare l'autista "disponibile" che spesso di domenica non c'è. Terminiamo», scrive l'Ugl «con una segnalazione che, se vera, è a dir poco sconcertante: la ditta Cerella non è dotata di rilevatore di presenza e quindi il personale impiegatizio "non è soggetto a timbratura"». Telegrafica ma lapidaria la risposta di Pollutri: «L'Ugl ha firmato un accordo. Se qualcosa non va, è necessario discuterne durante gli incontri. Premesso che quanto lamentato non risponde a verità, sarebbe più proficuo discutere dei problemi de visu piuttosto che attraverso la stampa».