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Data: 21/02/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Verso il voto del 4 marzo - Niente big per D'Alfonso ma 40 milioni dal Cipe. La giunta regionale approva la delibera per i finanziamenti di 7 opere strategiche. Si va dai porti di Pescara, Francavilla e Roseto alla ferrovia fino agli impianti di sci. E in serata evita la protesta. I parenti delle vittime di Rigopiano aspettano il governatore ad Atri

PESCARA Niente big del Pd per i comizi finali della campagna elettorale di Luciano D'Alfonso ma un atto che finanzia con 40 milioni le opere strategiche d'Abruzzo. La Giunta regionale ha approvato ieri la delibera con cui individua le sette opere da realizzare con fondi Fsc che il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, si è impegnato a finanziare. Domani arriverà il via libera dal Cipe. «È un ulteriore passo avanti nel potenziamento dell'armatura infrastrutturale dell'Abruzzo», dice il presidente D'Alfonso, «che si aggiunge ai 186 milioni programmati da Rfi per il potenziamento e l'elettrificazione della linea Terni-Rieti-L'Aquila-Sulmona e per il completamento del raddoppio della linea Pescara-Chieti Scalo».
L'ELENCO DELLE OPERE. 1) Dorsale adriatico-tirrenica Fossacesia/Torino di Sangro-Castel di Sangro: completamento della tratta ferroviaria regionale «Quadri-Castel di Sangro» per un importo pari a 10 milioni. Le finalità sono legate al ripristino della continuità di collegamento ferroviario tra l'Adriatico ed il Tirreno attraversando la Val di Sangro, alla velocizzazione che ridurrà il tempo di percorrenza di 25 minuti e al notevole miglioramento delle condizioni di confort ferroviario dei passeggeri. Il soggetto attuatore è la Tua Spa2) Porto di Pescara: completamento dei nuovi moli guardiani per un importo pari a 16milioni. L'intervento riguarda il completamento delle costruzioni marittime a difesa del porto fluviale contro il pericolo di insabbiamento da parte delle correnti. Il soggetto attuatore è l'Arap (Azienda regionale attività produttive).3) Completamento e valorizzazione dell'accesso pescarese al versante occidentale della Maiella: importo pari a 2milioni. Consente il collegamento del sistema termale di Caramanico con la Maiella. L'intervento è finalizzato alla messa in sicurezza e miglioramento della viabilità di accesso a Caramanico Terme e Sant'Eufemia da Roccamorice, lungo il percorso stradale della Strada provinciale 64. Il soggetto attuatore è la Provincia di Pescara.4) Miglioramento dell'accessibilità stradale agli impianti sciistici teramani di Prati di Tivo: l'importo è di 4 milioni. L'intervento è finalizzato al completamento dell'infrastruttura viaria per il sostegno e il rilancio della zona interna e montana del Gran Sasso. Il soggetto attuatore è la Provincia di Teramo.5) Completamento infrastrutturale dei bacini sciistici di Ovindoli Monte Magnola, Rocca di Mezzo e Campo Felice: importo di 6 milioni. Il soggetto attuatore è il Comune di Ovindoli.6) Completamento funzionale del Pontile-approdo turistico di Roseto degli Abruzzi: importo pari a 1 milione. I lavori interessano il completamento funzionale dell'esistente costruzione così da fungere da ormeggio alle imbarcazioni per consentire la discesa sulla terraferma dei passeggeri e lo scarico delle merci. Soggetto attuatore Comune di Roseto.7) Completamento dell'approdo turistico di Francavilla al Mare: importo 1 milione. L'intervento consiste nel completamento delle costruzioni marittime destinate al ricovero per imbarcazioni di dimensioni medie, e nella riqualificazione dell'area degradata, promuovendo il rilancio turistico di Francavilla al Mare attraverso le attività connesse alla piccola pesca, ricettive, cantieristiche, commerciali ed artigianali. Il soggetto attuatore è Comune di Francavilla. (c.s.)

E in serata evita la protesta. I parenti delle vittime di Rigopiano aspettano il governatore ad Atri

ATRI«Si permettono di fare il comizio del Pd dove un anno fa hanno fatto i funerali di tre vittime di Rigopiano, è inaccettabile, ci devono guardare negli occhi». Sono le 19 di ieri. Giampaolo Matrone parla davanti alle telecamere del Tg1 nella chiesa di Sant'Agostino, ad Atri, dove è arrivato con una rappresentanza del Comitato familiari vittime di Rigopiano ad aspettare il presidente della Regione Luciano D'Alfonso che però, alla fine, non arriva. «Eravamo seduti in prima fila», riferisce Matrone con la foto della moglie Valentina tra le mani, «e tra i primi ad arrivare per il comizio sono stati Monticelli e un ragazzo bruno che appena si è seduto davanti a noi ci ha fatto una foto e poi si è messo ad armeggiare e a parlare con il telefonino. E dopo cinque minuti hanno comunicato alla platea che D'Alfonso aveva avuto un contrattempo e che non sarebbe arrivato. Ma è chiaro che l'hanno avvisato, ci sono quelli di Rigopiano gli hanno detto, e D'Alfonso, che stava a Pineto, non si è presentato». Ma Matrone - che alla valanga di Rigopiano è sopravvissuto portandosi dietro un'invalidità perenne - e gli altri familiari delle vittime, la loro protesta l'hanno fatta lo stesso: «Quel 18 gennaio non ci sono venuti a salvare, ci hanno lasciato morire come topi», dice ancora Matrone, «e adesso se ne vanno in giro a fare promesse. Ma le promesse ce le dovevano fare il giorno prima, e le dovevano mantenere, ci dovevano venire a prendere, e invece ci hanno prima scortati e poi sequestrati fino alla morte. E adesso vanno a fare pure un comizio dove si sono celebrati tre funerali di quelle vittime».

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