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Pescara, 24/11/2024
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Data: 21/02/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
La carica degli “altri” tutti i partitini in cerca di gloria

PESCARA Sono quelli che nei sondaggi elettorali vengono spesso relegati sotto la voce “altri”, partiti e movimenti nati con l’ambizione di conquistare il mondo ma che alla prova delle urne non arrivano spesso a contare neanche i voti del proprio condominio: qualche decimale preceduto dallo zero, feeling con l’elettorato destinato a durare quanto un amore di mezza estate. Eppure ritornano, sempre, sotto nomi e simboli carichi di suggestioni, programmi di grande richiamo, slogan di battaglia esaltati dalla grafica d’autore. Niente paura, li ritroveremo anche questa volta nell’urna dopo il filtro operato dalla Corte d’Appello dell’Aquila al momento della presentazione delle liste. Di quelle proposte in Abruzzo alle politiche del 2013 è rimasta poca traccia. Non pervenute: Rivoluzione civile, del giudice Antonio Ingroia; Fare per Fermare il declino, dell’opinionista economico Oscar Giannino; Lista Amnistia Giustizia e Libertà, Grande Sud, Intesa Popolare, il Centro Democratico di Antonio Tabacci (incardinato nella coalizione di centrosinistra), La Destra, Con Monti per l’Italia, sino ad arrivare alla sfida solitaria di Carlo Masci, che con Rialzati Abruzzo tentò l’impresa coraggiosa, quanto impossibile, di raggiungere con la sua lista civica lo scranno di Palazzo Madama, conquistando tuttavia quasi 12.000 preferenze (1,7% dei consensi) su base regionale. Un gigante tra i piccoli se si pensa allo 0,5 raccolto in quella tornata elettorale da Oscar Giannino, allo 0,6 del Partito comunista dei lavoratori, lo 0,4 di Forza Nuova, lo 0,3 di Amnistia Giustizia e Libertà, lo 0,3 di Casapound. Anche per le politiche del 4 marzo non mancheranno le sorprese sulla scheda elettorale. Tra i simboli pronti a sfidare in assoluta solitudine la soglia di sbarramento del 3% c’è quello di 10Volte Meglio. Il fondatore del movimento che sogna il “Ministero della Felicità”, è l’ex imprenditore Andrea Dusi: dopo aver venduto la propria azienda ha avviato un progetto di educazione scolastica che punta tutto sulla innovazione delle imprese come motore per lo sviluppo. Elettorato di riferimento, i giovani tra i 18 e i 35 anni. C’è poi Valore Umano, il partito che si presenta con un grande cuore rosso per predicare uno Stato “solidale ed etico” in grado di abbattere le povertà e le diseguaglianze sociali. Nella galassia della sinistra fa invece il suo esordio Potere al popolo, che in realtà costituisce una novità solo nel nome visto che uno dei suoi maggiori azionisti è Rifondazione comunista, il partito che ha come segretario nazionale il pescarese Maurizio Acerbo, già deputato, consigliere comunale e regionale in Abruzzo. Non poteva mancare il Popolo della Famiglia: mille euro al mese per tutte le donne (italiane) che diventano mamme e decidono di dedicarsi unicamente al focolare domestico. No all’aborto, protezionismo per gli anziani e per chi li accudisce in casa, sono le altre parole d’ordine.A destra c’è la lista Italia agli Italiani, dove lo slogan di battaglia è invece il blocco all’immigrazione e lo stop al business dell’accoglienza, accompagnato dall’uscita dall’euro. Tra le altre promesse: aiuti alle famiglie (sempre rigorosamente italiane) in difficoltà. Novità rilevanti si rintracciano anche nelle due grandi coalizioni del centrodestra e del centrosinistra. Il Pd ha come alleato la lista Insieme, raggruppamento formato dal Psi di Riccardo Nencini, i Verdi di Angelo Bonelli e i prodiani di Giulio Santagata. La terza gamba è rappresentata da Civica popolare, il partito del ministro della Salute Beatrice Lorenzin, nato dopo l’implosione del Ncd (poi Alternativa popolare) di Angelino Alfano. Quarto alleato, +Europa diEmmaBonino, a cui ha aderito il Centro democratico di Tabacci che alle precedenti elezioni si era presentato con il proprio simbolo. Nel centrodestra, accanto a Forza Italia, ci sono la Lega di Matteo Salvini e Fratelli d’Italia. Ma qui la vera novità si chiama Insieme, la lista che sotto il vecchio simbolo dello scudo crociato raggruppa i centristi di Ala (Raffaele Fitto); l’Idea di Gaetano Quagliariello, l’Udc di Lorenzo Cesa, il Cantiere Popolare di Saverio Romano, il movimento Fare del governatore della Liguria, Flavio Tosi e Scelta civica. Tra le nuove liste (non apparentate con il centrodestra), c’è invece da segnalare l’esordio di Energia per l’Italia di Stefano Parisi, mentre il Movimento animalista di Michela Brambilla (altra curiosità del panorama politico) ha alla fine trovato ospitalità nelle liste di Forza Italia, dove saranno schierati i propri candidati.

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