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Data: 21/02/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Avezzano, la crisi in Comune. De Angelis dimissionario cerca alleati per la salvezza. Il sindaco annuncia l'addio ma lascia spiragli. Vertice di 15 consiglieri. «Consiglieri a casa per votare a primavera». La proposta dei rappresentanti di Fratelli d'Italia: impedire il possibile anno di commissariamento

AVEZZANO Il segnale del sindaco Gabriele De Angelis è lanciato: se qualcuno è disposto a seguire il suo programma di mandato l'avventura amministrativa può proseguire, in caso contrario dimissioni e tutti a casa, un commissariamento prefettizio e il ritorno alle urne in un tempo non precisato. Un segnale alla ricerca di possibili alleati - non l'avversario numero uno Gianni Di Pangrazio e i suoi seguaci, coi quali i rapporti sono tesissimi - e per valutare se esistono i margini di dialogo volti a risolvere un'ingarbugliata situazione.A livello nazionale e regionale si sono mossi i vertici di Forza Italia e Udc per impedire che una buona fetta di centrodestra perda il Comune di Avezzano, eventualità che può rappresentare un danno in vista delle elezioni del 4 marzo. Ma non tutti quelli dell'opposizione - squadra che al momento detiene la maggioranza in consiglio - hanno gradito le parole di De Angelis, giudicate come una prova di forza lontana dalla mediazione politica. E ieri sera, al termine di una convulsa giornata di contatti telefonini (il più cercato resta il consigliere comunale Lino Cipolloni, anche segretario provinciale Udc) i 15 consiglieri si sono riuniti per un'analisi. Parole pronunciate dal primo cittadino in un'affollata sala consiliare, all'indomani della sentenza del Consiglio di Stato. De Angelis ha annunciato le proprie dimissioni, anticipate ieri mattina con una telefonata al prefetto Giuseppe Linardi. Al momento non c'è niente di scritto. Solo a documento pronto scatteranno i venti giorni di tempo per rendere definitiva e ufficiale la caduta dell'amministrazione. «C'è un momento di disordine amministrativo, ma questa decisione della magistratura per me è vangelo, con un'altra certezza», ha sottolineato De Angelis, «Avezzano non ha voluto Gianni Di Pangrazio sindaco. Con questa sentenza non ha perso De Angelis, ma ha perso la città. Non ho più la maggioranza e sono impossibilitato a mantenere un patto con la città. Appena svolti gli ultimi lavori e le incombenze tecnico-amministrativi formalizzerò, nel giro di poche ore, queste dimissioni da sindaco. Non posso tradire la mia città. Il senso di responsabilità è forte e spero che Avezzano capirà questa mia scelta e il mio stato d'animo. Sono stati sette mesi intensi e bellissimi, lavorare per la propria città è stato un onore». Il programma di mandato, per De Angelis, è il punto chiave: scuole antisismiche, sicurezza, riqualificazione delle piazze, Urban center. Una strada alternativa lo costringerà a gettare la spugna. Il sindaco contesta principalmente quella che definisce la «poca serietà del capo dell'opposizione» Di Pangrazio. «Quello che vedo ora», ha chiarito a chi ha avanzato la proposta di una sottoscrizione del patto attorno al programma amministrativo, «sono solo provocazioni, come la posizione del capo dell'opposizione che pone come condizione per il suo sostegno la necessità che porti avanti il suo di programma e non il nostro. Lo ritengo offensivo per la mia intelligenza. E non ho segnali diversi dalle provocazioni e quindi con questa situazione non ho altra scelta». L'ex sindaco Gianni Di Pangrazio a capo dell'opposizione - ieri assente in municipio - non ha gradito le dichiarazioni dell'avversario politico: «Quello di De Angelis non è un ragionamento istituzionale. La politica è l'arte della mediazione e della condivisione nell'interesse della città. Così si precludono tutte le possibilità. Non è un comportamento normale. Non si vuole riconoscere la scelta fatta dai cittadini di Avezzano, che al primo turno hanno votato in un determinato modo. De Angelis si è arroccato sulle proprie posizioni, fuori luogo».

«Consiglieri a casa per votare a primavera». La proposta dei rappresentanti di Fratelli d'Italia: impedire il possibile anno di commissariamento

AVEZZANO Dimissioni collettive e immediate per andare alle urne già a primavera. È la proposta dei portavoce (Aurelio Bruni e Antonio Del Boccio) e del candidato alla Camera (Giacomo Di Domenico) di Fratelli d'Italia.«Gabriele De Angelis è il sindaco che anche noi, insieme agli altri, abbiamo scelto e contribuito a eleggere», sottolineano, «i suoi sette mesi alla guida della città sono stati belli e intensi e hanno contribuito a risvegliare Avezzano dal torpore in cui era piombata. La sentenza rischia di interrompere un bellissimo percorso di rinascita e i nostri concittadini non lo meritano. La situazione che si è venuta a creare rappresenta una clamorosa sconfitta esclusivamente per la città che, in caso di effettive e confermate dimissioni del sindaco, rischia di ritrovarsi commissariata fino a nuove elezioni previste non prima della primavera-estate 2019. L'alternativa al commissariamento sembrerebbe la formazione di una nuova maggioranza che sostenga il sindaco dopo la surroga fra consiglieri prevista dalla sentenza del Consiglio di Stato: in questo caso bisognerebbe verificare numericamente quanti consiglieri candidati con l'ex sindaco Di Pangrazio siano disposti a sostenere De Angelis in una sorta di amministrazione di presunta salute pubblica. Noi di Fratelli d'Italia», aggiungono Bruni, Del Boccio e Di Domenico, «consideriamo la coerenza politica fra i valori fondamentali del nostro partito, ciò si manifesta quotidianamente anche nelle posizioni della nostra leader Giorgia Meloni da sempre contraria, a livello nazionale e locale, a qualsiasi tipo di accordo politico trasversale presente e futuro. Ci rendiamo conto, comunque, che una città importante come Avezzano non può essere abbandonata a se stessa per oltre un anno in attesa di nuove elezioni ed è per questo che consigliamo a De Angelis e ai consiglieri in carica una terza via: le dimissioni collettive immediate ed irrevocabili del sindaco e di tutti i consiglieri della sua attuale maggioranza entro il 24 febbraio 2018, termine ultimo per lo scioglimento dei consigli comunali in vista delle nuove elezioni amministrative previste in Italia dal 15 aprile al 15 giugno 2018, in cui ci dichiariamo pronti fin d'ora a sostenere la ricandidatura di De Angelis in una grande coalizione di centrodestra. Ci sembra questa la soluzione più opportuna per evitare alla città l'immobilismo amministrativo».

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