La notizia è che la risoluzione del contratto con Alpiq per riprendere possesso della strada parco è stata votata dal consiglio di Tua e gli atti sono già stati trasmessi alla Regione. Poi l'azienda avrà sei mesi per eseguire i lavori, con la certezza di fare molto prima. In altre parole, il conto alla rovescia per il collegamento di bus da Montesilvano al Palazzo di giustizia a Pescara è vicino allo zero. La dirigenza di Tua ha annunciato da tempo di voler avviare una fase sperimentale a luglio e i presupposti ci sono. Molto, anzi tutto dipende adesso dalla politica, cioè dall'esito del braccio di ferro che il gruppo consiliare del Pd ha ingaggiato con il sindaco Marco Alessandrini e l'assessore Stefano Civitarese in ordine alla riapertura di corso Vittorio Emanuele alle auto nei due sensi. I negozianti del Corso si sono riuniti l'ultima volta ieri sera per definire le strategie da adottare perché il viale riapra al traffico.
LO SCONTRO
Due le posizioni che si scontrano in Comune: c'è chi sostiene che la riapertura del Corso alle auto ci sarà per marzo inoltrato, cioè dopo che il consiglio comunale avrà approvato la delibera sulla nuova area di risulta, visto che a loro dire i bus non passeranno prima di dicembre o addirittura di inizio 2019. Altri ritengono invece che alla fine prevarrà la linea del sindaco, anche perché non avrebbe senso riaprire corso Vittorio alle auto per poi richiuderlo pochi mesi dopo per favorire il trasporto pubblico. Questo spiega perché il Pd abbia messo l'embargo su questo tema bollente fino al voto del 4 marzo, poi si vedrà.
SCELTA POLITICA
La tempistica dei lavori sulla strada parco è legata all'amministrazione che se ne farà carico e questo è un altro aspetto decisivo per capire come si muoverà la politica: Tua ha già dimostrato di saper agire con procedure snelle e rapide ma servono autorizzazioni della Regione (per la modifica del percorso) e dei Comuni di Pescara e Montesilvano (per il sedime): vanno adeguati i marciapiedi delle fermate, costruiti per accogliere il Phileas e non i bus a metano, ma questo nell'immediato non sarebbe neppure necessario visto che la fase sperimentale è finalizzata a provare la redditività del collegamento.
GRANDI NUMERI
E' sui grandi numeri che si gioca questa partita della futura filovia: quelli dei passeggeri trasportati (35 milioni all'anno nelle aspettative di Tua) e delle auto lasciate fuori delle città ai parcheggi di scambio (circa 35mila in meno al giorno solo a Pescara, che tornerebbe così ai livelli di traffico degli anni '80, secondo uno studio affidato a una società di esperti). Non a caso Tua aspetta per settembre 55 bus a metano ed ha esteso a 31 Comuni - da Pineto a Ortona - la possibilità di viaggiare da un capolinea all'altro pagando un euro e 20 centesimi. Che la strada parco sia oggi ancora un cantiere non è un problema per Francesco Maragno, primo cittadino di Montesilvano: «L'asfalto rinforzato serviva per sostenere il pesante Phileas - ha detto - ma i bus a metano non avranno problemi, auspichiamo dunque che il collegamento parta quanto prima: anche per capire se funziona, se ha il gradimento dell'utenza e se e quanto abbatte l'inquinamento». Non ultimo, ci sono ancora 15 dei 30 milioni di finanziamento da investire. Si possono usare? E per cosa? La risposta spetta al Ministero dei Trasporti che finanzia l'opera.