Il consiglio comunale non voterà la sfiducia a Gabriele De Angelis. E' stata questa la decisione emersa l'altra sera dal gruppo che fa capo al Sindaco uscente Gianni Di Pangrazio il quale testualmente ha dichiarato: «Per il bene della città e per attuare tutte quelle riforme che abbiamo portato avanti per Avezzano e la Marsica non sfiduceremo l'attuale Sindaco. Dovrà dunque portare avanti il programma del Consiglio che è l'organo supremo delegato a gestire le vicende cittadine e dove noi abbiamo la maggioranza». Ma c'è ancora un altro segnale. Il Comitato cittadino dell'Udc scrive: «Ci sono voluti otto mesi ma finalmente il Consiglio di Stato ha ristabilito la legalità della composizione del Consiglio dopo che con un tratto di penna il Presidente dell'ufficio centrale, aveva ribaltato la volontà dei cittadini avezzanesi consentendo, a sei candidati non eletti, di sedere negli scranni Consigliari». Queste le prime considerazioni venute fuori dalla riunione di ieri sera del Comitato Cittadino dell'UDC. «Occorre ricordare, si afferma nella nota, che la nostra compagine è stata la prima eletta dai cittadini Avezzanesi con oltre 2300 voti. Solo un errore non ha permesso a questi cittadini, che ci hanno dato con i numeri la loro fiducia, di vedere tre loro rappresentanti sedere, sin dal suo primo insediamento, in Consiglio Comunale. Se la città allora fu vittima di tanta superficialità constatiamo che oggi è vittima dello stesso Sindaco. Va ricordato infine, chiude la nota UDC, che la coalizione del Sindaco De Angelis non è definibile con chiarezza di centro destra poichè era composta da personaggi appartenenti al PD, alcuni componenti di Forza Italia che hanno presentato una lista civica senza fregiarsi del simbolo e con, altresì, l'appoggio di illustri personaggi politici Regionali come l'Assessore Gerosolimo della Giunta di Sinistra D'Alfonso». L'Udc dunque che qualcuno diceva fosse disponibile ad appoggiare De Angelis in quanto appartenente ad uno schieramento nazionale di centrodestra si defila sostenendo che l'attuiale coalizione deangelisiana non sia di centrodestra. Se dunque Di Pangrazio non sfiducia De Angelis e i suoi nove consiglieri non possono abbandonare il Consiglio (in quanto solo la maggioranza può avallare una soluzione del genere) non resta che attendere che l'attuale Sindaco trovi l'appoggio di qualche altro consigliere se vuole restare in sella, oppure confermare le sue dimissioni.