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Data: 22/02/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
FI, primi contatti con gli ex 5Stelle Di Maio incassa anche il no di Tommasi

ROMA Nel comitato elettorale del Movimento 5 stelle si affollano i colloqui e piovono altri rifiuti, come quello dell'ex centrocampista della Roma Damiano Tommasi. Si muovono soprattutto i manovali della campagna elettorale che caricano e scaricano i manifesti elettorali. Come quelli comparsi sugli autobus Atac a Roma in cui campeggiano i simboli del M5S.
Dal comitato, dove si lavora fino a notte inoltrata, Luigi Di Maio anche ieri non si è mosso. Sono passati Emilio Carelli, lui che nei santini elettorali ha già la posa da possibile ministro (magari alle Telecomunicazioni), Dino Giarrusso, e una ombrosa Laura Castelli.
IL NODO ECONOMIA
La deputata torinese mantiene i rapporti con il mondo economico e in questo sicuramente è molto più considerata di Barbara Lezzi. Castelli lotta per un posto da sottosegretaria, ma la sua stella ultimamente è un po' appannata. Dal faccia a faccia in tv con Carlo Cottarelli fino all'ultimo, complicato incontro con l'ordine dei commercialisti che l'hanno accolta rumoreggiando (eufemismo) parecchio. All'Economia Di Maio vuole un esterno, «una personalità riconosciuta a livello internazionale». Per questo anche il professore di stanza a Pretoria, Lorenzo Fioramonti, perde quota o comunque è considerato una riserva. Perché i due barra tre profili che sono stati contattati, «persone di altissimo profilo» non hanno sciolto le riserve ma soprattutto non vogliono essere annunciati sul palco di Piazza del popolo dove il 2 marzo Di Maio chiuderà la campagna elettorale con Beppe Grillo.
Nella squadra del candidato premier intanto spuntano i nomi calamitati a suo tempo dal Campidoglio. Come Damiano Tommasi per lo Sport. Si è visto pure lui ieri, a pranzo con il leader. Ma dopo quello dell'ex juventino Claudio Gentile, Di Maio ha ricevuto anche il no del presidente dell'Assocalciatori. «Nessun impegno politico all'orizzonte... #ilcalcioachiloama #cambiamoilcalcio», il tweet di Tommasi, che in passato aveva già respinto la proposta dell'assessorato con delega allo Sport offertogli dall'allora candidata al Campidoglio Virginia Raggi.
Intanto Di Maio non ritratta le promesse e giura in un video di voler presentare i nomi del suo esecutivo la prossima settimana: «Saremo gli unici a farlo primo del voto».
RESPONSABILI
Intanto ci sono stati i primi contatti tra Forza Italia e i futuri responsabili che passeranno dal M5S al Gruppo Misto. Di Maio non li conteggia eppure sono già una bella pattuglia. «Berlusconi - dice Di Maio - ora vorrebbe imbarcare anche i nostri candidati che non hanno restituito quanto dovevano al fondo per il microcredito. A Berlusconi dico: quasi tutti hanno già firmato il modulo con cui si impegnano a non accettare la proclamazione. Quindi non potrà fare i suoi giochetti». Ma sulla validità di quella firma, com'è noto, ci sono mille dubbi. Uno dei primi agganciati è stato l'avvocato Maurizio Buccarella. Buccarella che, ironia della sorte, lavorò a stretto contatto con il presidente Pietro Grasso per modificare il regolamento di Palazzo Madama in modo da scoraggiare i cambi casacca e penalizzare il gruppo Misto, quello dove lui starebbe per prendere residenza.

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