PESCARA Aumenta il numero degli anziani che dal 2018 non pagheranno il canone Rai. Il decreto che amplia la platea da 115.000 a 350.000 beneficiari è stato firmato pochi giorni fa dal ministro dell'Economia e del ministro dello Sviluppo economico. A renderlo noto è stato il premier Paolo Gentiloni, a Roma, in occasione della conferenza stampa dell'Agenzia del Demanio sui risultati conseguiti nel 2017.
CHI HA DIRITTO. Il decreto porta a 8.000 euro (contro i precedenti 6.713,98 euro) la soglia di reddito che dà diritto all'esenzione, a patto che il richiedente abbia già compiuto 75 anni. Saranno 348.071 i nuclei familiari che, a partire da quest'anno, non dovranno più pagare il canone. L'anno scorso erano 115.500. Oltre agli anziani con reddito annuo inferiore a ottomila euro, naturalmente non paga il canone chi non possiede un apparecchio tv. L'onere della prova, in questo caso, è tutto a carico del contribuente, che dovrà dimostrare di non avere la tv in casa.
COME FARE RICHIESTA. Chi chiede l'esenzione per la prima volta deve presentare la domanda entro il 30 aprile. Se, invece, si vuole evitare di pagare per la seconda parte dell'anno, la scadenzaè al 31 luglio. Il modello, anche per chi dovrà autocertificare di non possedere l'apparecchio televisivo, si trova sui siti internet dell'Agenzia delle Entrate (www.agenziaentrate.gov.it) e della Rai (www.canone.rai.it). La dichiarazione ha validità annuale. Pur mantenendo il requisito anagrafico, infatti, potrebbero cambiare gli altri presupposti.
CHI NON HA DIRITTO. Il ministero ha deciso che chi è affetto da cecità, oppure da sordità, e anche chi è sordomuto non ha diritto all'esenzione dal pagamento del canone, a meno non ricorrano le due circostanze precedenti: vale a dire, età superiore a 75 anni e reddito inferiore a ottomila euro all'anno.
QUANTO COSTA. Anche per il 2018 il costo sarà di 90 euro, che saranno riscossi durante i primi 10 mesi dell'anno con le bollette dell'elettricità. In pratica, si pagheranno 9 euro al mese per dieci mesi, oppure, 18 euro se la bollette ha cadenza bimestrale.
LE SANZIONI. Chi deciderà di non pagare, versando solo il corrispettivo dovuto al gestore dell'elettricità, prima o poi dovrà rassegnarsi a ricevere sanzioni pesantissime. Sì, perché l'Agenzia delle entrate partirà con un accertamento che comporta una sanzione finale che può arrivare a raggiungere dieci volte l'importo evaso. In pratica, se non si paga il canone, bisogna mettere in conto che prima o poi arriverà la cartella di pagamento dell'Agenzia Entrate Riscossione, l'organismo che è subentrato a Equitalia. Funziona il principio in base al quale lo Stato presume che in ogni abitazione vi sia un televisore. Se non si è in grado di dimostrare che non è così, si paga. La cartella non risparmierà neanche i cechi, che se continueranno a non pagare subiranno il pignoramento al pari degli altri. Si può discutere sull'equità di un atteggiamento simile, e anche sull'opportunità di far pagare a utenti deboli un servizio di cui non possono usufruire appieno, ma al momento questo dice la legge. C'è da sperare in un "ravvedimento operoso" anche da parte del legislatore., anche perché l'eventuale azione di pignoramento può riguardare anche la pensione di invalidità. Valgono le stesse, inflessibili, regole anche per i muti e i sordomuti, a meno che non riescano a dimostrare di essere ricoverati in una casa di cura, o di avere più di 75 anni e un reddito inferiore agli ottomila euro. Chi ha più di 75 anni, ma percepisce 8.100 lordi annui pagherà il canone, esattamente come chi ne guadagna centomila. O più.
UNICA CONSOLAZIONE. Chi non pagherà il canone, almeno, non subirà il distacco dell'utenza, ma il gestore sarà tenuto a comunicare il mancato introito.