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Pescara, 24/07/2024
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Data: 23/02/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Verso il voto del 4 marzo - I 5 Stelle in Parlamento: «Restituiti 820mila euro». Colletti, Vacca, Castaldi e Del Grosso spiegano l'attività svolta in Camera e Senato. «Rendicontare è un dovere. Ora D'Alfonso e tutti gli altri facciano altrettanto»

PESCARA Ottocentoventimila euro restituiti ai cittadini grazie al taglio di stipendi e rimborsi, 37 proposte di legge, circa 5.000 mila emendamenti di merito, più di 500 tra interpellanze e interrogazioni: il Movimento 5 Stelle Abruzzo traccia il bilancio delle attività portate avanti dagli esponenti M5s in Parlamento negli ultimi cinque anni. «Rendicontare è un dovere», dicono i pentastellati, che invitano le altre forze politiche a fare altrettanto. Ad illustrare il bilancio di cinque anni all'opposizione, sono i parlamentari uscenti Daniele Del Grosso, Gianluca Vacca, Andrea Colletti e Gianluca Castaldi.
LA SFIDA. I parlamentari nel corso di una conferenza stampa a Pescara, definita in modo provocatorio «istituzionale e non elettorale», lanciano anche una sfida alle altre forze politiche. Si rivolgono in particolare al centrodestra, ma non mancano i riferimenti a Luciano D'Alfonso e al Pd. «È un dovere rendicontare ai cittadini ciò che abbiamo fatto per loro in questi anni», dicono i parlamentari a cinque stelle, «lo facciano anche gli altri. Se ciò non dovesse accadere, nei prossimi giorni tireremo fuori noi un report. Quella di oggi è una risposta a chi critica il nostro lavoro e a chi ci chiede di rendicontare, come D'Alfonso. Farebbe bene lui a rendicontare ciò che ha fatto la sua maggioranza a Camera e Senato: avrebbe delle belle sorprese».
M5S CONTRO TUTTI. «Abbiam o svolto la nostra attività politica all'opposizione», affermano Vacca, Coletti, Del Grosso e Castaldi, «e abbiamo trovato quasi sempre un muro da parte della maggioranza, nessuna propensione al dialogo e all'accettare le nostre buone proposte. Nonostante questo, abbiamo portato a casa alcuni risultati importanti anche per l'Abruzzo e abbiamo sempre detto no a manovre che non rappresentavano il nostro programma ed il bene della collettività». I 5stelle ricordano anche di essere «il gruppo con il maggior numero di espulsioni, grazie alla Boldrini. Ciononostante», osservano, «siamo tra i parlamentari con il maggior numero di presenze. Il nostro numero di interventi», hanno tenuto a sottolineare, «inoltre, è molto più alto di quello degli altri parlamentari abruzzesi».
LE ATTIVITÀ A 5 STELLE. I parlamentari cinquestelle ricordano, tra l'altro, le indagini sulla vulnerabilità sismica delle scuole, la No Tax area universitaria, l'interpellanza sul progetto di accorciamento dell'autostrada dei Parchi, la battaglia contro Ombrina Mare, la denuncia circa l'incompatibilità alla Tua, società unica del trasporto abruzzese, del presidente Luciano D'Amico, rettore all'università di Teramo, con le successive dimissioni e l'indagine della procura. Attenzione anche agli eventi sismici: i parlamentari si soffermano sulla commissione d'inchiesta sul terremoto dell'Aquila, approvata più di un anno fa su proposta a prima firma Enza Blundo e mai attivata. Tra le iniziative ricordate anche quelle nel settore delle attività produttive e per la tutela del made in Italy.«Tante nostre proposte, presentate nell'interesse degli abruzzesi, purtroppo, sono state sempre bocciate dalla maggioranza», aggiungono, citando l'istituzione di una sezione distaccata di Corte d'Appello a Pescara e l'inserimento di Penne all'interno del cratere sismico. I pentastellati ricordano poi la battaglia «per bloccare la devastazione della sanità» e per il salvataggio degli ospedali di Penne e Popoli, l'impegno per fondi aggiuntivi per incentivare la fusione Pescara-Montesilvano-Spoltore e la richiesta di maggiori fondi all'Abruzzo dopo l'emergenza terremoto-neve dell'anno scorso. «Tutte proposte bocciate». Oltre alle attività in Parlamento, ci sono le iniziative fuori dal Palazzo: «Abbiamo difeso i diritti fondamentali dei cittadini, testimonianza del nostro amore e rispetto per l'Abruzzo».

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